Corriere di Verona

Chievo, dal 2001 a oggi 116 punti con le «big» Ma con il Milan ne ha fatti solamente 12

Sotto la lente il ruolino con le grandi: più risultati con la Lazio, meno con la Juventus

- Matteo Sorio

In principio fu un mezzo spavento. Per la Juventus. Il Chievo di Delneri salì a Torino, 15 settembre 2001, sguainò Marazzina, doppietta, e obbligò Madama agli straordina­ri, Tacchinard­i-Tudor-Salas, 3-2 in rimonta. Fu anche un segno: il coraggio all’inizio paga, ma alla lunga Davide piega raramente Golia. Ora che il Chievo prepara l’ennesimo tentativo di piratare la San Siro rossonera - fin qui il blitz in territorio Milan è rimasto sempre un’utopia - il pubblico della Diga può fare un sunto del filone «Big» in 15 campionati di A. Per big intendiamo quelle 6: Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli, Lazio. Domanda: dal 2001 a oggi, quanti punti ha raccolto il Chievo contro ognuna di loro? Classifica: 33 punti contro la Lazio, 22 contro l’Inter, 20 contro la Roma, 19 contro il Napoli, 12 contro il Milan e 10 contro la Juventus. In tutto, 116 punti sui 489 a disposizio­ne: storicamen­te, insomma, il Chievo riesce a ricavare qualcosa contro le big nel 23 per cento dei casi.

Il che, per una piccola, comunque, non è poco. E il prossimo round, come detto, è San Siro, sabato sera, in casa del Milan. Là, sotto la Madonnina, un Diavolo da 47 gettoni (+12 sul Chievo), la difesa da calibrare (out Abate, rientra De Sciglio, Romagnoli al massimo in panchina, tandem centrale Zapata-Paletta), il rimandato closing cinese a scuotere l’ambiente e un trend stagionale casalingo che dice di Udinese, Napoli e Sampdoria uniche tre a violare il Meazza. Qui, a Veronello, un Chievo che tiene d’occhio l’attacco, dove vanno valutate le condizioni di Inglese e Pellissier, e fa le prove di una mediana senza Hetemaj con De Guzman (titolare da regista contro il Pescara) favorito per sostituirl­o.

Il nuovo capitolo del filone «Big», stavolta, coincide con una classifica serenissim­a, per il club della Diga. Tanto che Rolly Maran - 100 panchine col Chievo proprio a San Siro - ha invitato lo spogliatoi­o a giocarsi questo genere di partite sfruttando la libertà mentale data dalla salvezza pressoché acquisita. Uno degli ultimi sfizi, per questo torneo 2016-17, è vedere insomma un Chievo che, di fronte a una grande, se la gioca a viso aperto, osando. Come già successo, peraltro. Con l’uomo di Trento in panchina, anche la scorsa stagione, in alcuni casi la prestazion­e s’è specchiata nel risultato: il 4-0 sulla Lazio, il gagliardo pareggio per 1-1 allo Juventus Stadium e la coraggiosa rimonta, 3-3, in casa con la Roma.

Poi, quest’anno, il 2-0 sull’Inter, al debutto, e il successo di misura sulla Lazio, a Roma, 0-1, capitalizz­ando in contropied­e un match passato in verità a contenere. L’ultima prova contro club d’alto lignaggio, in ordine di tempo, risale a due settimane fa: l’1-3, al Bentegodi, contro il Napoli. Ebbe in quel caso a dispiacers­i, Maran, per il primo tempo concesso ai partenopei. A San Siro, così, il Chievo avrà anche un rimpianto in sospeso da cancellare.

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A San Siro Una fase di gioco di MilanChiev­o del campionato scorso: vinse il Milan per 1-0

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