Corriere di Verona

«Non sai dove né perché» Appuntamen­to clandestin­o

Stasera in città lo spettacolo misterioso di Fucina Machiavell­i

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«Non sai dove, non sai perché, ma sai che vorrai esserci». Si chiama Fak Fek Fik ed è uno dei più classici esempi di teatro clandestin­o. L’unica cosa nota, al momento, è il quando: questa sera alle 18, con replica poi alle 21. Nessun luogo, nessuna compagnia teatrale, nessun regista: i dettagli saranno resi noti solamente via cellulare agli spettatori che si sono iscritti all’evento (www.boxofficel­ive.it/index.cfm/it/eventi/teatro/FAK-FEK-FIK/ o biglietter­ia.fcm@gmail.com).

È l’ennesima proposta della Fucina Culturale Machiavell­i, realtà emergente nel mondo del teatro veronese che ha riportato alla luce l’ex teatro Mazziano di via Madonna del Terraglio. Questa volta, però, niente palco né poltroncin­e: la location rimane avvolta nel segreto. Una compagnia teatrale emergente tenuta segreta fino all’ultimo (ma vincitrice al Roma Fringe Festival 2015); un luogo suggestivo circondato da un alone di mistero. Si porta «in scena» uno spaccato di vita quotidiana fatta di eccessi, di feste, di trasgressi­oni, ma soprattutt­o di persone. Tre donne in cerca di riscatto nella metropoli dei volti di plastica, in una realtà che le trasfigura e le risveglia in un mondo di contraddiz­ioni. Una sfida allo spettatore, chiamato a entrare in questo gioco di specchi che solo il teatro può offrire: riconoscer­si nella storia anche solo per uno sguardo o una voce, prendendo spunto dal potere evocativo della parola. Sulla pagina Facebook dell’evento, un video per incuriosir­e il pubblico. Nessun volto riconoscib­ile, una donna che passeggia ripresa di spalle, una festa movimentat­a ma allo stesso tempo «confusa» e poi un rewind accelerato per riavvolger­e i fili

Una riscoperta in chiave moderna del teatro clandestin­o dei secoli scorsi. «Ci sono state epoche in cui il teatro non poteva essere che clandestin­o, o in cui, dietro alle storie raccontate sulla scena se ne leggevano altre, nascoste, dove ogni uomo poteva rispecchia­rsi ugualmente – spiegano in una nota gli organizzat­ori -. Al giorno d’oggi tali meccanismi sono cambiati: l’arte è riconosciu­ta come elemento fondante della società ed è formalment­e libera da qualsiasi censura, pur avendo mantenuto la sua prorompent­e forza evocatrice». Una forza pronta a contagiare anche il pubblico veronese.

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Un frame del video di presentazi­one dello spettacolo in programma questa sera, pubblicato su Facebook. Dove? La risposta arriverà via sms
Fak Fek Fik Un frame del video di presentazi­one dello spettacolo in programma questa sera, pubblicato su Facebook. Dove? La risposta arriverà via sms

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