Arena, i sindacati a Polo: «Diffamati da Lambertini»
Un video fa infuriare le sigle: «Ci ha diffamati». Polo: valuteremo. L’avvocato: li ho ricompattati
Il video è stato pubblicato in diretta streaming su Youtube lo scorso 22 giugno. Ma i sindacati dei dipendenti della Fondazione Arena se ne sono accorti solo negli scorsi giorni e chiedono al sovrintendente Polo di «tutelarli». Come? Querelando l’avvocato Lamberto Lambertini che nel video non risparmiava le critiche a orchestrali e dirigenti. «Valuteremo» commenta il sovrintendente.
VERONA Acque agitate in Fondazione Arena. E non si tratta certo dell’organizzazione dell’attesissimo Nabucco in cooperazione con il teatro di San Pietroburgo. Perché sulle scrivanie del commissario Carlo Fuortes e del sovrintendente Giuliano Polo, nelle ultime ore, è arrivata una lettera firmata dalle quattro organizzazioni sindacali. Niente a che vedere con le «battaglie» dei mesi scorsi quando si è arrivati all’occupazione della sede o al braccio di ferro per il contratto e la dismissione del corpo di ballo. Questa volta le sigle presentano una «richiesta d’intrapresa di iniziative legali a tutela dell’immagine di Fondazione Arena e dei suoi lavoratori».
Nel mirino di Cgil, Cisl, Uil e Fials, finiscono le dichiarazioni rilasciate il 22 giugno 2016 dall’avvocato Lamberto Lambertini nel corso di una diretta streaming su Youtube. Il canale è quello dell’Istituto Bruno Leoni che aveva invitato il professionista a presentare il progetto «Arena Lirica Spa» redatto insieme all’avvocato Giovanni Maccagnani e all’imprenditore Giuseppe Manni. Parole che hanno scatenato le reazioni dei sindacati, a oltre otto mesi di distanza. Sono gli stessi rappresentanti dei lavoratori a metterlo nero su bianco nella lettera con la quale chiedono ai vertici di Fondazione di «prendere posizione» contro Lambertini: il video incriminato è stato visto per la prima volta lo scorso 23 febbraio.
E nel giro di una settimana si è deciso di scendere in campo con le vie legali. Cosa li ha mandati su tutte le furie? Nella lettera non è specificato, ma riascoltando le parole di Lambertini, c’è da scommettere che il passaggio al minuto 14 abbia fatto fischiare le orecchie di qualcuno. «La qualità dei musicisti veronesi dell’Arena è scadentissima. Spesso sono stati trovati in malattia a suonare nelle orchestrine in piazza San Marco a Venezia – accusa l’avvocato in diretta streaming -. E diciamo che la massa di dipendenti al 50-60 per cento è stata riempita per motivi puramente clientelari».
«Affermazioni non corrispondenti al vero, nonché elementi gravemente lesivi dell’immagine di Fondazione Arena nel suo complesso, dell’immagine professionale dei complessi artistici e dei singoli componenti dell’orchestra» replicano a muso duro le sigle che chiedono a Fuortes e Polo di «prendere pubblica posizione in difesa dei propri dipendenti». Perché Lambertini nel video di quasi un anno fa, non punta il dito solo contro gli orchestrali, ma critica anche una gestione «dispendiosa»: «Non è un caso se tutti i procuratori dei cantanti abitano a Verona: in Arena si paga di più».
Il sovrintendente Polo, accoglie con cautela l’invito dei sindacati: «Valuteremo con i nostri legali i profili che riguardano la Fondazione» commenta. E le dichiarazioni sugli orchestrali «assenteisti»? «Per quel che riguarda i singoli dipendenti, ognuno è libero di fare quel che vuole».
L’avvocato Lambertini liquida la «bufera» con una battuta («prendo atto di aver compattato il fronte sindacale») evitando di entrare nel merito della questione. Ma poi riflette, difendendo a spada tratta la bontà del suo progetto: «Ho idee precise sulla attuale situazione della Fondazione e reputo che l’unica soluzione possibile stia nella diversa conduzione manageriale che si propone con il progetto denominato Arena Lirica Spa. Capisco le difficoltà in cui si trovano i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Queste ultime dovrebbero essere grate a chi si preoccupa di evitare un tracollo facilmente prevedibile, stimolando una riflessione critica sull’esistente. La forza delle idee si impone sempre nel confronto e il progetto Arena lirica altro non è che un’idea che trova sostenitori in tutti quelli che la vogliono discutere. E tanto basta a chi ha contribuito a formarla».