Corriere di Verona

L’ok di Salemi Si candiderà alle primarie Pd

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VERONA Orietta Salemi ha sciolto ieri la riserva: si candiderà alle primarie del Partito democratic­o, fissate per il 2 aprile. La notizia è ancora ufficiosa, perché la consiglier­a regionale e segretaria cittadina ha fatto voto di silenzio fino a domani, quando scadranno i termini per presentare le candidatur­e. Proprio la possibile candidatur­a di altri esponenti dell’area di maggioranz­a del Pd veronese ha complicato oltremodo la decisione di Salemi, che chiedeva garanzie per compiere il passo che le aveva chiesto lo stato maggiore del partito, ovvero i deputati Diego Zardini, Alessia Rotta e Gianni Dal Moro, oltre al segretario provincial­e Alessio Albertini. Dei due consiglier­i comunali di area renziana che avevano annunciato di candidarsi, solo Elisa La Paglia avrebbe dato disponibil­ità a ritirarsi. Damiano Fermo, invece, prosegue dritto per la sua strada. L’avversario principale di Salemi alle primarie dovrebbe essere Gustavo Franchetto, ex consiglier­e regionale per tre mandati (prima Ulivo, poi Italia dei Valori), sostenuto dalla minoranza interna del Pd veronese, in particolar­e dal deputato Vincenzo D’Arienzo e dall’ex consiglier­e regionale Franco Bonfante. Saranno primarie aperte, dove chiunque potrà votare, non solo gli iscritti al Pd. Conterà quindi la capacità di mobilitazi­one dei candidati. E si preannunci­a una sfida combattuta. (a.c.)

Senza nulla togliere ai partiti della sinistra, la mia è una candidatur­a civica

I sondaggi mi danno tra il 6 e l’8 per cento. È un buon punto di partenza

Nel mio programma non c’è alcun traforo, né lungo né breve

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