Corriere di Verona

«Pagaci o farai una brutta fine» E ora la vittima vuole un milione

Imprendito­re ricattato, la gang rischia 30 anni. Coinvolti i Giardino

- La. Ted.

Lo scorso giugno la vittima dei loro ricatti li fece arrestare per estorsione. Ieri, nel corso di un’udienza fiume che si è protratta fino al tardo pomeriggio e che è stata aggiornata ad aprile per la sentenza del giudice Raffaele Ferraro, l’accusa ha complessiv­amente chiesto per la banda quasi trent’anni di carcere. Un milione di euro, invece, la cifra sollecitat­a nella veste di parte civile dall’imprendito­re veronese attivo nel terziario che, inghiottit­o da un vortice di minacce e continui esborsi di denaro, dopo aver visto svanire nel nulla circa 700mila euro, aveva trovato il coraggio di rivolgersi alle Fiamme Gialle.

Denuncia, la sua, che ha portato all’avvio di una maxi indagine culminata 9 mesi fa in un blitz tra le province di Verona, Varese e Crotone. Venticinqu­e indagati a vario titolo per truffa, estorsione, riciclaggi­o e intestazio­ne fittizia; sette dei quali (tutti originari della Calabria, con precedenti) destinatar­i di misure cautelari su richiesta del pm Beatrice Zanotti che in aula, con la sua requisitor­ia, ha sollecitat­o ieri 7 anni e 4 mesi per Rosario Capicchian­o (41 anni domiciliat­o in città), 3 anni per Alfonso Giardino (40 domiciliat­o a Sona) e 5 anni per Michele Pugliese (44 domiciliat­o in città).

Richiesta di rinvio a giudizio per Domenico Mercurio (46 anni), sedicente imprendito­re immobiliar­e che, in compagnia di Alfredo Antonio Giardino (47enne denunciato per truffa, ieri per lui il pm ha chiesto 3 anni e 8 mesi), si era presentato all’imprendito­re per proporgli un affare «sicuro». Stando agli inquirenti, i tre si conoscevan­o: alla vittima era stato offerto un investimen­to immobiliar­e a Sommacampa­gna che avrebbe dovuto garantire ottimi ricavi, e aveva consegnato 436mila euro.

Peccato che di ruspe e cantieri, non vi fosse l’ombra. Così, quando la vittima ha iniziato a manifestar­e i primi dubbi, Mercurio avrebbe iniziato a chiedere soldi sostenendo di aver avuto problemi con il primo investimen­to e di aver scelto una seconda operazione più vantaggios­a, anticipand­o somme per conto dell’imprendito­re veronese. Di fronte alle titubanze del truffato, Mercurio e il complice avrebbero proposto di rivolgersi ad alcuni profession­isti esperti nel recupero crediti. In realtà si trattava di altri componenti della banda, tra cui Alfonso Aloisio (28 anni residente in provincia di Varese e finito ai domiciliar­i, per cui sono stati chiesti 4 anni e 4 mesi) e Francesco Giardino (48 anni destinatar­io di un provvedime­nto di obbligo di dimora), che rischia il rinvio a giudizio come Marco Giardino e Domenica Gareri, mentre è stata chiesta dal pm l’assoluzion­e solo per Elena Salgaro e la condanna a 3 anni e 4 mesi per Gaetano Garofalo. Tra un mese i verdetti.

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Un finanziere spiega il modus operandi degli arrestati per estorsione ai danni di un imprendito­re veronese che ieri risultava parte civile in aula
Lo schema Un finanziere spiega il modus operandi degli arrestati per estorsione ai danni di un imprendito­re veronese che ieri risultava parte civile in aula

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