Corriere di Verona

Il fattore Bessa nella ripresa Hellas «Stiamo tornando a fare gioco»

- M. F.

Una cura contro la dipendenza da Giampaolo Pazzini? Il Verona l’ha trovata in Daniel Bessa. Se il centravant­i gialloblù è l’alfa e l’omega della stagione dell’Hellas (19 gol e tante altre meraviglie), è il fantasista la biglia che scivola nella roulette con cui Fabio Pecchia vuole far saltare il banco.

Il timoniere gialloblù gli ha ridisegnat­o attorno alla squadra, mettendo al servizio della sua abilità tecnica e della certificat­a attitudine ad attaccare gli spazi i pretoriani del centrocamp­o, dai fratelli Zuculini a Mattia Zaccagni, con compiti di maggiore manovalanz­a anche per Romulo.

Al Rigamonti, Bessa ha completato correttame­nte 45 passaggi. Il fulcro dell’azione del Verona (adesso a un solo punto dalla capolista Frosinone) è stato lui, che pure non ha rinunciato a fare da fionda in fase offensiva: per due volte è andato al tiro, per due volte si è avvicinato alla rete.

Se il vocabolari­o dell’Hellas ha nel Pazzo la firma più ricorrente, il resto delle parole le scrive proprio Bessa: «Stiamo tornando a fare il nostro gioco. E quando questo avviene, come con la Ternana e il Brescia, i risultati arrivano. Vittorie per noi, vittorie per Pecchia. Vittorie per un gruppo che ha vissuto un periodo di difficoltà ma che è sempre rimasto unito», il suo commento.

Fattore Bessa per l’Hellas. Lo ribadiscon­o le statistich­e: cinque gol segnati – miglior marcatore del Verona dietro all’imprendibi­le Pazzini – e due assist forniti. Inoltre, sembra essere l’uomo che ha tratto il più evidente giovamento dal cambiament­o di rotta di Pecchia, dalla trasformaz­ione dell’Hellas in squadra «proletaria».

Liberato da rigorosi compiti di cucitura del gioco, Bessa può diffondere il proprio verbo.

Nella rivoluzion­e silenziosa di Pecchia – abbondante iniezione di quantità con qualche rinuncia alla qualità – il violinista che è rimasto è questo ragazzo cresciuto imparando a trattare la palla nel calcio a 5. Il Verona avrà il suo cartellino dall’Inter per 1.2 milioni di euro. Valore che già si è moltiplica­to e che lievitereb­be in caso di ascesa in Serie A. Per farcela, l’Hellas si appoggia al cervello fino di un brasiliano che non ha mai sofferto di saudade.

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Patrimonio L’Hellas si è accordata con l’Inter per ottenere il cartellino di Daniel Bessa per 1,2 milioni, ma il suo valore nel frattempo è cresciuto molto

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