Villa Romana, il Comune ricorre al Tar Bertucco: «Tosi, non sono quattro sassi»
Passalacqua, Palazzo Barbieri contro Soprintendenza. Bloccati i lavori di Sarmar
Guerra legale tra Soprintendenza veneta e Palazzo Barbieri sulla villa romana scoperta all’ex Caserma Passalacqua. E Michele Bertucco torna a scagliarsi contro il sindaco Flavio Tosi.
Come il Corriere di Verona aveva raccontato un mese fa, durante i lavori alla Passalacqua erano emersi i resti di una villa d’epoca romana, risalente all’età imperiale che aveva al suo interno un impianto termale ed accanto un piccolo cimitero.
La Commissione Regionale per il patrimonio culturale ha perciò apposto una serie di vincoli, che hanno bloccato i lavori dell’impresa Sarmar. Ma il 24 febbraio scorso, Palazzo Barbieri ha presentato un ricorso al Tar. Decisione contro cui si scaglia adesso Bertucco, candidato a sindaco dei partiti a sinistra del Pd e di gruppi civici.
«A leggere la relazione della Soprintendenza - spiega Bertucco - i ritrovamenti non corrisponderebbero esattamente ai “quattro sassi” di tosiana concezione: per la villa si parla infatti di “un complesso residenziale di età imperiale di una certa importanza, caratterizzato da strutture di alto standard tecnico-costruttivo e con necropoli annessa. A Verona – prosegue la relazione – l’unica dimora signorile extraurbana finora nota è quella di Valdonega, ubicata a nord. In ambienti prossimi a Verona ricordiamo a Brescia le ville di San Rocchino, di Compiano, ad Altino le dimore lungo le sponde dei torrenti. Notevoli e prestigiosi anche i complessi extraurbani di Aquileia».
Ciò premesso, Bertucco aggiunge che adesso «siamo alle solite: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito: questi ritrovamenti potrebbero decisamente arricchire il patrimonio storico e monumentale della città, e la giunta che fa? Non vede l’ora – tuona Bertucco - di coprire il tutto con una bella gettata di cemento». Ancora a proposito dei reperti venuti alla luce, il leader di Piazza Pulita cita un’altra frase della Soprintendenza veneta, secondo cui «quanto messo in luce nell’area dell’ex caserma fa certamente parte di un complesso ben più ampio di cui non conosciamo i limiti». Dopo di che, in qualità di candidato sindaco, Bertucco lancia la sfida: «Dal momento che l’intervento della Passalacqua sarà tra i temi al centro della prossima amministrazione comunale, - dice – tutti gli schieramenti in campo alle prossime elezioni sono chiamati a prendere una posizione netta: sono per valorizzare il patrimonio storico e culturale della città o sono invece favorevoli ad assecondare gli appetiti delle imprese che hanno chiesto di prolungare i lavori fino al 2026 e aumentare la cubatura delle case da costruire? Io – conclude Bertucco - sono per la prima opzione: e gli altri?».