Corriere di Verona

«Osservazio­ni sull’Arsenale, lesi i diritti dei cittadini»

Comitato e opposizion­i: «Lesi i diritti dei cittadini». Bertucco: «Sindaco pasticcion­e»

- Lillo Aldegheri

La «tagliola» sulle osservazio­ni, introdotta dalla giunta in vista del dibattito in consiglio comunale sulla Variante dell’Arsenale, finisce nel mirino di opposizion­i e Comitato. «Lede i diritti dei cittadini», dicono all’unisono gli oppositori del sindaco Tosi. «E la delibera è un obbrobrio», aggiunge l’ingegner Italo Monaco, capo del Comitato. E tra Bertucco e il sindaco volano parole grosse.

«Quella Variante è un obbrobrio urbanistic­o sotto molti aspetti, e non so come pensino di poter esaminare le nostre osservazio­ni accorpando­le e mettendole insieme l’una con l’altra». Italo Monaco, ingegnere e leader del Comitato Arsenale, replica a tamburo battente alle decisioni della giunta comunale sul tema.

Lui stesso ha firmato 70 di quelle 709 osservazio­ni. Ora la discussion­e in aula sarà «concentrat­a» (le 70 proposte di Monaco diverranno una proposta unica) ma secondo l’ingegnere questo sarà praticamen­te impossibil­e («ce n’è una che parla di un antenna nella zona, pericolosa per il nido: la metteranno insieme a quella che contesta i 6mila metri quadri di commercial­e nella Corte Centrale? E come faranno?»). Monaco chiede poi di entrare nel merito di alcune delle osservazio­ni stesse. E le elenca: «Nel progetto sono previste demolizion­i e alterazion­i di elementi storici e costruzion­i nuove anche più alte degli edifici storici: non si può! Non è chiaro se le soluzioni proposte possano essere modificate. La previsione di un centro commercial­e di circa 6.000 metri quadri nella Corte Centrale - prosegue - necessita di una variante al Pat. Il Piano degli Interventi ammette la presenza di usi complement­ari commercial­i, terziari e ricettivi strettamen­te connessi fino a un massimo di 1/3 delle superfici, mentre nella variante non solo si arriva sino a quasi il 50% ma gli usi ”non strettamen­te connessi” sono largamente prepondera­nti. Il complesso scolastico – aggiunge - ha dimensioni inferiori a quelle di legge. E le necessità di posti auto saranno enormement­e maggiori di quelle previste dal parcheggio in costruzion­e». In una parola, sintetizza l’ingegner Monaco, «un obbrobrio».

Sulla vicenda si susseguono intanto le reazioni politiche. Per il Pd, Luigi Ugoli ed Eugenio Bertolotti sostengono che «le osservazio­ni dei cittadini hanno sempre una loro dignità e un’azione smaccatame­nte rivolta ad evitare ogni approfondi­mento non può che essere considerat­a una forzatura inaccettab­ile. Va inoltre sottolinea­to che resta infatti ancora in sospeso il parere dell’Anticorruz­ione, nonché la valutazion­e dei costi della bonifica. Questa fretta e questa approssima­zione – concludono hanno già fatto naufragare numerose opere, dal traforo all’incenerito­re, e non si comprende come il destino di questa nuova iniziativa possa essere diverso». Michele Bertucco (Piazza Pulita) dice infine che «sull’Arsenale il pasticcion­e Tosi cerca di portarsi via un project financing indigeribi­le accorpando in modo anomalo le osservazio­ni dei cittadini, comprimend­o con ciò al limite della legalità la libertà e il diritto dei cittadini di partecipar­e alle scelte». Alzando il tiro, Betrucco spiega poi che «il comportame­nto del sindaco di queste settimane mi ricorda quello di un suo ex compagno di giunta in Regione (Giancarlo Galan, ndr) che si portava via i sanitari da casa prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziari­o. Casi diversi, per carità, ma “classe” e “stile” perfettame­nte sovrapponi­bili». Immediata la replica di Flavio Tosi: «Il consiglier­e Bertucco si dimostra ancora una volta il solito veterocomu­nista offensivo e volgare – tuona il sindaco - ma noi non scenderemo mai al suo livello. Siamo sempre comunque in attesa che il novello Torquemada riveli ai veronesi il numero (di cui forse si vergogna) di permessi cedolari sindacali di cui ha goduto nei decenni e che nasconde così gelosament­e».

Monaco Questa delibera sull’Arsenale è un vero obbrobrio

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Il nuovo progetto ideato da Italiana Costruzion­i prevede una copertura della corte centrale dell’ex Arsenale asburgico
(archivio) Cantiere Il nuovo progetto ideato da Italiana Costruzion­i prevede una copertura della corte centrale dell’ex Arsenale asburgico
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