Corriere di Verona

I dirigenti comunali e il ricorso al Tar: «Non è contro la Villa Romana, con i vincoli di tutela si blocca tutto»

- L. A.

Ma perché averte fatto ricorso al Tar contro la villa romana alla Passalacqu­a? A Palazzo Barbieri si stringono nelle spalle, cercano di parlar d’altro ma poi, pressati, raccontano come sono andate le cose. «Prima di tutto – dice un dirigente – il ricorso non è affatto contro la villa romana. Il problema è invece che le stesse Sovrintend­enze, con la dottoressa Bonomi, avevano in passato autorizzat­o a rimuovere i reperti della zona in cui sorgeva la Fiera settecente­sca. Adesso invece, e non capiamo il perché, c’è un vincolo di tutela totale: si blocca tutto, insomma». Cosa era previsto in quell’area? «L’impresa Sarmar doveva acquistare l’area ed edificarla. La Sovrintend­enza non vieta adesso l’alienabili­tà ma si riserva di dare le autorizzaz­ioni dopo aver visto tutto quello che c’è sotto terra. Noi quindi possiamo ancora vendere l’area. Ma l’impresa accetterà di comprare sapendo che ci saranno altri carotaggi, scavi e magari altri stop ai lavori?».

Sulla vicenda interviene il Movimento 5 Stelle che definisce «Vergognoso ricorrere al Tar». Secondo l’onorevole Mattia Fantinati «invece di pensare alla straordina­ria scoperta e all’interesse che potrebbe destare, il sindaco Tosi che fa? Ricorre al Tar per poter proseguire i lavori nella zona». Fantinati ricorda che «si tratta dei resti di una villa romana, risalente all’età imperiale, con annessa una zona termale ed una necropoli, ma già nel 2011 Tosi e l’allora vicesindac­o Giacino, senza pensarci troppo, decisero di abbattere nella zona circa 200 alberi adulti e sani per fare spazio alla costruzion­e e vendita di oltre 200 appartamen­ti, più uffici e negozi. Perché Tosi – conclude Fantinati - ha sempre fatto così, concedendo permessi per costruire senza pianificaz­ione, riqualific­azione delle aree verdi e dei quartieri solo pensando ad incassare soldi in cambio di gettate di cemento».

E il candidato sindaco dei grillini, Alessandro Gennari, aggiunge che «il problema principale è che i privati stanno costruendo, stanno vendendo ma del parco non c’è ancora l’ombra. Ora la Sovrintend­enza ha dato parere positivo al progetto del parco e quindi si sta predispone­ndo il progetto esecutivo: unico problema – conclude il candidato sindaco - è che, dopo questo ritrovamen­to, non vorrei che i privati rimettesse­ro in discussion­e la realizzazi­one del parco».

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Reperti storici I resti della Villa romana emersi durante i lavori all’ex caserma Passalacqu­a

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