Infortunio mortale al Policlinico: in 5 a giudizio
In 5 sono stati rinviati ieri a giudizio dal gup Laura Donati per rispondere a processo di omicidio colposo in relazione al drammatico infortunio sul lavoro avvenuto l’8 giugno 2015 al Policlinico, dove un giovane operaio era rimasto coinvolto nel crollo di un ponteggio, all’interno del cantiere per i lavori di ampliamento della struttura. Vittima dell’incidente il 27enne di Gentian Caka, originario dell’Albania con un figlio di 5 mesi, capocantiere per una cooperativa bresciana. Attaccato a un respiratore del reparto di Rianimazione di Borgo Trento, è stato dichiarato clinicamente morto il successivo 11 giugno. A condurre l’inchiesta, è stato il pm Marco Zenatelli: alle 11.20 di quel lunedì, avvenne il crollo dell’impalcatura, posta all’ottavo piano. Sulla struttura erano presenti tre operai, tra cui Caka: gli altri due sono riusciti ad aggrapparsi ad alcuni cavi e non sono caduti, mentre il 27enne ha fatto un volo di circa 20 metri. L’incidente è avvenuto nel cavedio in cui dovevano essere realizzati l’accesso agli ascensori e la tromba delle scale; la zona era in prossimità delle celle mortuarie e della chiesa del nosocomio. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto erano giunti anche gli uomini dello Spisal per verificare che fossero state rispettate tutte le normative sulla sicurezza: a processo ieri sono stati rinviati Carmine Antonio Lombardi, legale rappresentante e amministratore di «One scf srl»; il responsabile dei lavori Paolo Setti; il coordinatore sicurezza Massimo Tura; i responsabile del procedimento Flavio Murarolli; il datore di lavoro Nicola Chinaglia. Difensori Grasso, Bernini, Pinelli, Berardi, Rampinelli, Maruzzo, Nicoli.