«Cene a sbafo»: Gasparato rischia il processo
Il pm Maria Beatrice Zanotti ha chiesto ieri il rinvio a giudizio per l’accusa di peculato nei confronti di Matteo Gasparato, già a processo per una vicenda di tentata concussione incentrata sulla compravendita di un terreno del Consorzio Zai. Nel caso del presunto peculato, in sostanza, il presidente avrebbe usato la carta di credito del Consorzio per farsi rimborsare una serie di pranzi e cene spacciati come «di lavoro » ma in realtà - secondo la procura - con amici e conoscenti. La difesa (a tutelare l’indagato è l’avvocato Umberto De Luca con il collega Filippo Vicentini, che insistono per il proscioglimento) però non ci sta: «Falso, erano pranzi e cene di lavoro e siamo in grado di documentarlo. Era stato lo stesso Gasparato, del resto, a volere un tetto alla carta di credito del Consorzio». Parola al gup. (la.ted.)