Gdo, il Ripasso scala la classifica
Crescita sprint delle vendite delle bottiglie di vino a denominazione d’origine e degli spumanti; il vino biologico prosegue il suo percorso di uscita dalla nicchia di mercato; flessione dei vini nel brik di cartone e in tutti quei formati che non siano la bottiglia da 75. Queste le anticipazioni della ricerca sull’andamento del mercato del vino nella Grande distribuzion e nel 2016 svolta dall’Iri (Istituto di ricerca italiano) che sarà presentata a Vinitaly a Verona dal 9 al 12 aprile. Perdura il successo degli spumanti che fanno segnare nel 2016 una crescita di oltre il 7% con 54 milioni di litri venduti, bissando l’ottimo risultato del 2015. «Si destagionalizzano le vendite di bollicine conseguenza di un crescente uso nel consumo quotidiano - fa notare Virgilio Romano, Business Insight Director di Iri - a conferma che lo spumante attira nuovi consumatori e potrebbe rappresentare una tendenza di rottura nelle tradizionali abitudini del bere italiano».
I vini biologici registrano una crescita a due cifre impressionante per un mercato ancora giovane, soprattutto nella Grande distribuzione: +25,7% in volume con 2 milioni e mezzo di litri venduti. Sul podio dei vini più venduti d’Italia si piazzano i tre inattaccabili campioni, nell’ordine: Lambrusco, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo. Nero d’Avola (Sicilia), Vermentino (Sardegna), Muller Thurgau e Gutturnio (Lombardia) crescono in percentuale più del 4%. Tra i vini «emergenti», cioè con una maggiore progressione di vendita a volume Ribolla Gialla (Friuli Venezia Giulia), Passerina (Marche) e Valpolicella Ripasso (Veneto).