Catullo-Brescia in perdita di 500 mila euro
Il gruppo Save ha approvato i conti del 2016, che evidenziano una crescita dei ricavi a 188,1 milioni e un utile netto di 42 milioni (grazie alla cessione di Centostazioni). Il sistema aeroportuale del Garda, cioé Catullo con Montichiari, partecipato da Save al 40,3%, ha chiuso in perdita di mezzo milione.
Save, il combinato aumento di traffico e tariffe spinge utili e dividendi. Fatturato consolidato a 188,2 milioni di euro (+13%)l, utile netto a 42 milioni (+31%), 35 dei quali saranno distribuiti come dividendo, pari a 60 centesimi (il 16% in più del 2015, con una percentuale del 3% rispetto al prezzo di ieri di 19,92). Sono i numeri fondamentali del 2016 di Save, la società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, approvati ieri dal cda. «Un anno con risultati di bilancio e di traffico particolarmente rilevanti ha affermato il presidente, Enrico Marchi - in una progressione che ci rende orgoglioso di costituire un esempio di motore di sviluppo economico e lavorativo per il territorio». Unico neo del sistema resta ancora la Catullo spa di Verona, partecipata al 40,3%., che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, pur ormai vicina al pareggio: la quota di Save ha registrato una perdita di 200 mila euro, portando il complessivo per la società vicino ai 500 mila euro. Per il resto la crescita del 19% dei ricavi aeronautici per 19 milioni è determinata dall’aumento delle tariffe aeroportuali secondo il contratto di programma, ma anche all’aumento dei passeggeri del 10%. In particolare il sistema aeroportuale ha superato i i12 milioni di passeggeri, +10%, per quasi 110 mila movimenti (+9,2%). I passeggeri a Venezia sono stati 9,6 milioni con 90 mila movimento (+10% in entrambi i casi), a Treviso 2,6 milioni (+10,5%) e a Verona 2,8 milioni, +8,4%, per oltre 28 mila movimenti complessivi (+4,8%). La proposta di dividendi per 35 milioni, che sarà approvata nell’assemblea del 21 aprile, andrà per oltre 12 milioni a Finint, impegnata nella divisione tra i soci Marchi e De Vido; ma una cedola di 7,7 milioni andrà anche alla Atlantia dei Benetton.