Arriva la Carnival, 6400 passeggeri e birrificio interno
Oltre 133 mila tonnellate di stazza e 323 metri di lunghezza. La Carnival Horizon, con i limiti «autoimposti» di oggi (non più di 96 mila tonnellate per passare davanti a San Marco), al terminal crociere di Venezia non potrebbe arrivare. Ma si spera che per novembre 2018, quando dovrebbe salpare dallo stabilimento Fincantieri di Marghera, i tempi per la via alternativa siano maturi. Ieri è stata varata la nave della statunitense Carnival, la più grande mai realizzata a Marghera: potrà ospitare più di 6.400 persone a bordo, distribuite sui 18 ponti. Il nuovo colosso avrà cinema 3d e un birrificio interno, ma anche motori «green». Dopo 8 mesi di lavori, il varo anticipa la consegna prevista appunto tra un anno e mezzo e ha rispettato il tradizionale rituale marinaresco, dalla saldatura di una moneta celebrativa sull’ultimo ponte alla benedizione del cappellano e al «battesimo» con la bottiglia infranta a prua dalla madrina, la dipendente Clementina Zecchin. All’evento erano presenti Antonio Quintano, direttore del cantiere di Marghera, e Fabrizio Timossi, project manager di Carnival Cruise Line. Il varo della nuova nave avviene in un periodo roseo per la Fincantieri: le commesse segnano un record storico per carico di lavoro, che terrà occupati fino al 2022 il migliaio di dipendenti diretti e i circa 3.500 delle ditte esterne che lavorano a Marghera. Meno roseo invece il futuro delle crociere a Venezia. Dopo che nel 2016 c’è stata una crescita dell’1,5 per cento di toccate (529 navi) e passeggeri (un milione e 605 mila), il quadro del 2017 è drammatico: il report annuale di Risposte Turismo conta solo 473 toccate e un milione e 422 mila crocieristi, con un crollo del 10 per cento abbondante. Nel 2013, prima dei limiti, Venezia faceva 1,8 milioni di passeggeri.