Inchiesta al Sole 24 Ore, indagato Quintarelli «Sono sereno e non ho dubbi su come finirà»
Nell’inchiesta della procura di Milano sui conti del Sole 24 Ore è finito indagato, con l’accusa di «appropriazione indebita», il deputato eletto con Scelta Civica e oggi nel gruppo Civici e Innovatori Stefano Quintarelli. Per lo stesso reato, è indagato anche il fratello Giovanni, imprenditore. Veronese, di Negrar, parte della famiglia nota per il celebre Amarone, Stefano Quintarelli è stato tra i pionieri nello sviluppo di Internet in Italia e si occupa tra le altre cose di legislazione del web. Per poco più di un anno, dal primo aprile 2011 al 18 maggio 2012, è stato direttore dell’Area Digital del Sole 24 Ore, uno dei dipartimenti al centro dell’inchiesta milanese che indaga tra le altre cose sulle vendite delle copie digitali multiple del quotidiano con il sospetto che siano state «gonfiate» per incrementare i ricavi pubblicitari. «Ho appreso della vicenda dai giornali ma non so ancora nulla, non sapevo nemmeno cosa fosse l’“appropriazione indebita”, aspetto di vedere le carte - spiegava ieri - in ogni caso sono sereno. Male non fare, paura non avere. Non ho dubbi su quel che sarà l’output finale».
Ieri, i giornalisti del quotidiano finanziario milanese hanno proclamato uno sciopero a oltranza fino a che non sarà rimosso il direttore, Roberto Napoletano, anch’egli indagato nell’inchiesta della procura.