Corriere di Verona

«Critiche al project Arsenale, strana posizione di Monaco»

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«Sull’Arsenale è alquanto strana la posizione dell’ingegner Italo Monaco (leader del Comitato che si batte contro il project financing presentato da Italiana Costruzion­i, ndr)». L’assessore comunale all’Urbanistic­a, Gian Arnaldo Caleffi, replica alle accuse mosse da Monaco al progetto stesso. «Da una parte – dice Caleffi – viene richiesta una tutela assoluta, mentre dall’altra lo stesso Monaco è il Responsabi­le del procedimen­to di realizzazi­one nella stessa zona di un parcheggio interrato di quasi 450 posti macchina per la cui realizzazi­one è stata completame­nte distrutta una corte, mettendo in luce resti romani ed una cisterna austriaca; producendo sicurament­e una “ferita molto evidente ed invasiva” all’intero compendio, modificand­o le superfici esistenti, creando rampe di accesso, griglie ed ascensori e demolendo un importante muro antico per permettere il passaggio delle auto. Tutto questo – commenta l’assessore - trova una logica ed è giustifica­to solo nell’ottica di far vivere l’Arsenale, ma allora, Nel mirino

Il cantiere del nuovo parcheggio interrato da 450 posti macchina a lato dell’ex Arsenale asburgico per la massima tutela del monumento, l’ingegner Monaco, per coerenza, avrebbe dovuto rinunciare all’incarico per il quale, ovviamente, viene pagato». Rispondend­o invece al consiglier­e comunale Michele Bertucco, Caleffi afferma che «per fare dell’astratta filosofia sul recupero pubblico dell’Arsenale sono passati quasi 30 anni senza trovare soluzione effettiva. Se questo project fosse già partito 30 anni fa, ora ci troveremmo a più della metà dei 50 anni di concession­e con il privato esecutore dell’opera». (l.a.)

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