Ricette intestate ai morti Truffa da mezzo milione, due farmacisti imputati
VERONA Centinaia di ricette intestate ai morti. A due anni dal blitz delle Fiamme gialle nella loro farmacia, ieri in aula dovevano entrambi rispondere di un raggiro da mezzo milione di euro: secondo l’accusa di cui devono rispondere di fronte al giudice Luciano Gorra, il dottore Enrico Castelli, titolare della farmacia San Luca e la moglie nonché collega Paola Maggia, titolari dell’esercizio in Corso Porta Nuova 27, si sarebbero resi responsabili di una truffa da 500mila euro. Non solo, perché stando alla procura si sarebbero addirittura introdotti nello studio di un ignaro medico di famiglia al quale avevano affittato lo studio, si sarebbero appropriati delle sue ricette e del suo timbro e in questo modo sarebbero riusciti a «produtte» prescrizioni, che poi la loro farmacia avrebbe incassato. Ieri è stato scagionato il medico in quanto non sarebbe emerso alcunché di penalmente rilevante, mentre è stata rinviata la seduta per i due farmacisti che stanno trattando con l’Erario.