Corriere di Verona

Chievo, gioie di Primavera. E anche la Signora si inchina

Gli under 19 di D’Anna vincono 3-0 contro la Juventus e sognano un futuro tra i «grandi» di Maran

- Matteo Sorio

SOMMACAMPA­GNA Quando Cipriani da Empoli manda tutti in doccia, all’applauso della tribuna partecipa anche Rolly Maran, accomodato lì, con staff tecnico al seguito. Finale: Chievo-Juventus, 3 a0, e senza discussion­e. C’è un Chievo che sgrida la Signora, dunque, e per trovarlo bisogna scendere al piano di sotto, reparto Primavera. Il tris di ieri, a Caselle di Sommacampa­gna, contro l’Under 19 del club che domina l’Italia, è l’accendino che scalda i titoli di coda stagionali dei baby clivensi. Se la prima squadra di Maran, da domani contro l’Empoli, (ri) prende a rincorrere i 50 punti dell’anno scorso e il decimo posto occupato dalla Samp - 38 gettoni contro i 35 gialloblù - i ragazzi di Lorenzo D’Anna (4-3-2-1, il modulo base) hanno altre 5 gare per rincorrere questa Juve capolista, allenata dall’ex campione del mondo Fabio Grosso e già battuta due volte, 3-0 e 0-1 all’andata: prima nel girone B, la Signora, a 49 punti, ora giusto +5 sul Chievo degli Sbampato e Ngissah. Uno, Edoardo Sbampato, 19enne difensore centrale, veronese di Isola della Scala, è quello che a Caselle la sblocca, d’astuzia, su corner disegnato dal piede tagliente del bresciano Nicola Danieli (classe ’98, da nove anni nel vivaio). L’altro, Bismark Ngissah, colosso ghanese d’attacco, 19 anni, è quello che raddoppia su azione avviata da Alberto Carminati - già battezzato nell’Italia Under 18 di Paolo Nicolato, ch’era ieri tra i presenti seduto non molto lontano dal ds dell’Hellas, Filippo Fusco - e rifinita (assist) dal portoghese Daniel Liberal, classe 2000, il più giovane in campo. Tutto nei primi 33’, poi il 3-0, su autorete, quand’era corsa via oltre metà ripresa. Il Chievo senza i gioiellini Kiyine e Vignato, la Juve senza il suo Kean, tutto il resto è stato un assolo di Fabio Depaoli e soci, loro che da quest’anno si allenano a Veronello, un campo più in là della prima squadra. Dice il timoniere D’Anna, 360 partite col Chievo fra ’94 e 2007: «Stare vicino ai “grandi” è prezioso, per i ragazzi, perché acquisisco­no malizia, sicurezza, fiducia. E dal gioco di Maran abbiamo preso il credere molto nel palleggio». Per il resto si sa: il salto è duro. Negli ultimi tre anni, i baby clivensi si sono ritagliati 203’, in serie A. Intanto, però, giù al piano di sotto, aspettando le fasi finali, si stanno ritagliand­o un campionato Primavera coi pop-corn.

 ??  ?? Esultanza I «baby» del Chievo esultano dopo la vittoria ieri sulla Juventus, che accorciano a cinque punti il margine sui bianconeri capolisti
Esultanza I «baby» del Chievo esultano dopo la vittoria ieri sulla Juventus, che accorciano a cinque punti il margine sui bianconeri capolisti

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