Corriere di Verona

Bilancio, è scontro sull’Arsenale

Bertucco: «Tolte parte di fondi dell’Art Bonus». L’assessore Paloschi: «Quella cifra non è stata toccata»

- Lillo Aldegheri

VERONA Per finanziare il restauro dell’Arsenale è a rischio il restauro dell’Arena? Lo ipotizza il consiglier­e di Piazza Pulita Michele Bertucco dopo il rinvio all’anno prossimo dei cantieri finanziati da Unicredit per il monumento forse, sostiene, per recuperare i soldi per il contestato project. Ma Palazzo Barbieri smentisce.

Per finanziare il restauro dell’Arsenale è a rischio il restauro dell’Arena?

Su quello che è il tema politico-amministra­tivo più scottante di questi mesi (vedi articolo a qui sotto) si apre una nuova polemica, che tira in ballo anche i soldi destinati a «sistemare» le antiche pietre del nostro anfiteatro. Parliamo infatti del maxi-contributo di 14 milioni di euro stanziato da Unicredit e da Fondazione Cariverona per il restauro dell’Arena. Nelle casse municipali ne sono finora arrivati 9 (in due rate, una da 7 milioni e un’altra da due) e 5 sono in arrivo.

Ma ecco appunto la nuova polemica. Michele Bertucco (Piazza Pulita) accusa Palazzo Barbieri di avere rinviato un primo lotto di interventi, spostandol­o dal 2017 al 2018. Uno spostament­o legato, secondo il consiglier­e, alla necessità di trovare i 14,5 milioni di euro di contributo pubblico al project financing per l’Arsenale. E Bertucco dubita della legittimit­à di questa decisione «dal momento che le risorse per l’Arena – spiega - erano state stanziate da Fondazione Cariverona con il sistema dell’Art Bonus, quindi prevedendo un consistent­e ritorno fiscale che a questo punto non avverrà nei termini previsti».

Da Palazzo Barbieri, l’assessore al Bilancio, Pierluigi Paloschi, ribatte però che «la variazione di bilancio è legata al fatto che il progetto d’intervento in Arena andrà fatto sulla base di un progetto unico, che non è ancora pronto. Se intervenis­simo per stralci – aggiunge Paloschi – dovremmo fare più progetti. I 9 milioni arrivati vengono quindi accantonat­i, come lo saranno i 5 milioni in arrivo, per essere utilizzati tutti assieme nel 2018, senza dover fare (e pagare) due o tre progetti anziché uno solo».

E i soldi per l’Arsenale? «Come è noto – spiega Paloschi – 12 milioni erano già stati destinati a questo scopo dopo la vendita a Cariverona del palazzo del Capitanio, mentre altri fondi derivano da risparmi all’interno del bilancio».

Secondo Bertucco invece, nell’ultima variazione di bilancio presentata «tornano ad essere previste per quest’anno alcune opere che erano state eliminate per favorire la privatizza­zione per 50 anni dell’Arsenale. Tosi e Paloschi – si chiede Bertucco - hanno fatto il miracolo? No, - spiega – perché i buchi si coprono aprendo altri buchi e spostando soldi da opere già finanziate».

E Bertucco cita appunto i milioni per l’Arena e il finanziame­nto per il deposito librario di Palazzo Nervi..

Replica di Paloschi: «Anche per Palazzo Nervi lo spostament­o è legato ai tempi di progettazi­one. Ma comunque – aggiunge - buchi di bilancio qui non ce ne sono mai stati, ma abbiamo anzi un avanzo di un centinaio di milioni che, come si sa, non possiamo spendere per il Patto di Stabilità. I buchi – aggiunge l’assessore – speriamo non li faccia chi verrà dopo questa Amministra­zione…».

L’avvocato Scappini Non si possono accorpare le richieste per soggetto ma semmai per analogia di oggetto

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Il rendering Un particolar­e del progetto di riqualific­azione dell’ex Arsenale redatto da Italiana Costruzion­i, al centro del dibattito amministra­tivo in questi giorni

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