Corriere di Verona

Si finge giovane e seduce una ragazzina via Whatsapp Settantenn­e a processo per adescament­o di minore

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TREVISO Uno sbaglio di numero casuale, e l’inizio di una conversazi­one che da amichevole diventa via via sempre più intima e spinta. Solo che dall’altra parte del telefono non c’era un ragazzino come lei, ma un 70enne trevigiano che per quelle telefonate osè è finito a processo. L’uomo, difeso dall’avvocato Lorenzo Botteon, deve rispondere dell’accusa di adescament­o di minore nei confronti di una 12enne di Verona.

A mettere in contatto il 70enne con la ragazzina è stata una casualità, un numero di telefono sbagliato. L’anziano però ne avrebbe approfitta­to, appena capito che stava parlando con un’adolescent­e. Si sarebbe quindi finto un suo coetaneo. Così i due erano entrati in confidenza e si erano parlati per settimane via Whatsapp e i messaggi si erano fatti sempre più spinti. Poi hanno iniziato a sentirsi, ma quella voce così matura ha indotto la ragazzina a capire che c’era qualcosa che non andava e che quello che amoreggiav­a con lei non era un giovane della stessa età. È stata lei stessa a confidarsi con la mamma che, visti i messaggi, ha sporto denuncia scoprendo così che si trattava di un 70enne.

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