Buoni fruttiferi postali Risparmiatrice fa ricorso
I risparmiatori incontrano ancora difficoltà a farsi riconoscere i rendimenti indicati nei buoni fruttiferi postali. Si è così rivolta ad Adiconsum Verona una consumatrice che possedeva due buoni fruttiferi dell’importo ciascuno di due milioni delle vecchie lire. Nel suo caso, i timbri riportavano interessi meno vantaggiosi rispetto a quelli indicati nella tabella originaria del buono.Nel 2014 la socia chiese l’incasso presso l’Ufficio postale, ma le veniva liquidata la somma di 23mila euro, importo notevolmente inferiori rispetto a quelli determinabili in base ai tassi d’interesse risultanti dalla tabella riportata nel retro dei titoli postali (euro 52mila). Tramite Adiconsum Verona, la risparmiatrice ha contestato la liquidazione dei due buoni e si è rivolta all’Arbitro Bancario Finanziario, il quale, con decisione del 2016 ha accolto parzialmente il ricorso. L’Arbitro ha affermato che «accoglie parzialmente il ricorso e accerta il diritto della parte ricorrente a ricevere dall’intermediario il rendimento dei titoli secondo le condizioni affermate dallo stesso ricorrente, al netto dell’applicazione delle ritenute fiscali».