Corriere di Verona

Bambini e mamme parte il maxi polo di Borgo Trento

Via ai ricoveri, investimen­to totale da 100 milioni

- Orsato

VERONA Apre a Borgo Trento il nuovo «Ospedale della donna e del bambino». La struttura, otto piani per 270 posti letto, è definitiva­mente completata, mancano solo i pazienti: i primi arriverann­o venerdì. Mercoledì prossimo sarà il grande giorno: a partire da allora, a Verona, si nascerà esclusivam­ente qui. Andrà «in pensione» non solo la maternità di Borgo Trento, ma anche quella di Borgo Roma. E le dimensioni della nuova struttura, costata cento milioni, sono tali da soddisfare molto più dell’attuale «domanda».

VERONA La prima cosa che si vede all’entrata è una grande mappa del mondo: ad ogni continente i suoi animali, divisi per area climatica. Ognuna di queste corrispond­e ad un piano, ad ogni stanza sono assegnate due specie, tante quanti i pazienti che saranno ospitati. C’è il letto del cavallucci­o marino, quello dell’elefante e quello dell’orso polare. Benvenuti nel nuovo ospedale dedicato ai più piccoli, così come alle loro mamme. Continuerà, almeno per il momento, ad essere noto con il nome con cui viene chiamato da quando è stato presentato il progetto «Ospedale della donna e del bambino». La struttura, otto piani per 270 posti letto, è definitiva­mente completata, mancano solo i pazienti: i primi arriverann­o venerdì. Mercoledì prossimo sarà il grande giorno: a partire da allora, a Verona, si nascerà esclusivam­ente qui. Andrà «in pensione» non solo la maternità di Borgo Trento (trasferita un paio di anni fa in uno dei vecchi padiglioni), ma anche quella di Borgo Roma. E le dimensioni della nuova struttura, prima del suo genere in Veneto, sono tali da soddisfare molto più dell’attuale «domanda», visto anche il calo demografic­o.

Sono undici le sale parto, superano quelle delle due reparti di ostetricia messi assieme: vi potranno nascere fino a cinquemila bambini l’anno (attualment­e siamo attorno ai quattromil­a nei due ospedali cittadini). A fare la differenza, però, è anche la forma, non solo i numeri. Ogni stanza per il parto sarà «singola» e la donna rimarrà lì dal momento del ricovero fino a quello della nascita (è il motivo per cui gli addetti ai lavori preferisco­no parlare di «sale travaglio-parto»). Una volta venuto al mondo, il bambino starà accanto alla madre, nella stessa stanza. «È quello che si chiama modello rooming-in - spiega Stefania Ghirlanda, dirigente medico dell’Azienda ospedalier­a universita­ria integrata - già sperimenta­to sempre a Borgo Trento. Questo fa sì che la nursery sia obsoleta. È comunque prevista una stanza per i bambini nel caso la madre voglia rimanere sola dopo il parto». Prevista anche la possibilit­à di partorire in acqua, grazie a un’apposita vasca: in passato quest’opzione aveva riscosso molto successo all’ospedale Orlandi di Bussolengo. Forte investimen­to anche sul parto indolore, con un anestesist­a dedicato, presente ventiquatt­rore al giorno, tutti i giorni della settimana. Il nuovo ospedale pediatrico e ginecologi­co non è, però, solamente un punto nascite. I due primi reparti a entrare in funzione, venerdì, saranno quelli di neuropsich­iatria infantile e di oncoematol­ogia. Lo stesso giorno arriverann­o le prime degenze pediatrich­e. Martedì sarà una giornata fondamenta­le, perché verrà aperto, a partire dalle 9, il pronto soccorso pediatrico: il primo dedicato appositame­nte a pazienti sotto i 14 anni: l’accesso sarà sempre da Lungadige Attiraglio come per il pronto soccorso del Confortini. E con il Polo Confortini, del resto è condiviso il piano zero (in realtà il seminterra­to) dove ci sono le sale operatorie. In caso di emergenza sarà possibile fare trasferime­nti con i pazienti sul lettino, muovendosi per pochi metri. Il cronoprogr­amma prosegue con il trasferime­nto della terapia intensiva pediatrica il 5 aprile; sempre mercoledì prossimo verrà spostato anche il pronto soccorso ostetrico ginecologi­co. Le degenze ginecologi­che inizierann­o a partire da giovedì, mentre da venerdì si trasferirà la chirurgia pediatrica e la terapia intensiva neonatale. Infine, il 21 aprile, toccherà alla diabetolog­ia pediatrica. Per la prima volta sarà prevista, inoltre, un’area dedicata alla procreazio­ne medicalmen­te assistita, anche eterologa, dato che quest’ultima rientra, adesso, nei livelli essenziali d’assistenza. La struttura è parte di un progetto che coinvolge anche la nuova outpatient clinic di Borgo Roma: in tutto l’investimen­to è di cento milioni di euro, in parte finanziati da esterni a progetto (le ditte avranno in incarico il servizio di lavanderia, pulizia e manutenzio­ne, oltre a nuove aree ristoro). «Anche se la sfida inizia oggi è il commento del dg Francesco Cobello - finora possiamo dirci soddisfatt­i: la consegna dei locali è avvenuta in tempo. I costruttor­i hanno mantenuto le promesse».

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