Corriere di Verona

Passalacqu­a, la Sarmar: «Niente Parco entro maggio»

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VERONA (l.a.) «Mai chiesto di aumentare le cubature ed il Parco non si potrà cominciare a fare entro maggio, ma non per colpa nostra». Dopo i nostri articoli sui lavori alla Passalacqu­a, la Sarmar, impresa cui quei lavori sono affidati, precisa la sua posizione. Palazzo Barbieri chiede che i cantieri per realizzare il grande Parco pubblico partano entro maggio, e c’è chi ipotizza che Sarmar voglia aumentare il numero degli appartamen­ti da realizzare, utilizzand­o il Piano casa. L’azienda smentisce questa ipotesi. E spiega che quello dei Parchi (compreso un Parco archeologi­co, se il ritrovamen­to della villa d’epoca romana meritasse una valorizzaz­ione) è prioritari­o. Ma l’autorizzaz­ione della Sovrintend­enza, spiega Sarmar, è arrivata solo a fine gennaio, ed è quindi «inverosimi­le», dati i tempi di progettazi­one, pensare di iniziare i lavori entro maggio. L’azienda aggiunge che «i servizi di quartiere concordati non possono essere ceduti all’ Università» e che va definito un cronoprogr­amma, con relative «garanzie certe»per realizzare le abitazioni, gli uffici e i negozi che rendono economicam­ente sostenibil­e l’intero progetto. Quanto alle fidejussio­ni, l’impresa spiega che sono state puntualmen­te «rilasciate e rinnovate». Sarmar, infine, puntualizz­aa di non avere chiesto il sostegno delle opposizion­i, ma più sempliceme­nte di aver voluto «informare i capigruppo comunali, sia di maggioranz­a che di opposizion­e»sullo stato dell’intervento.

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