Corriere di Verona

Lo shopping center da 170 milioni

Apre Adigeo, attesi per il debutto 50 mila visitatori al giorno. Tosi: porta risorse e lavoro

- Claudio Trabona

Oggi alle 9 apre Adigeo, il centro commercial­e di Verona Sud per il quale sono stati investiti 170 milioni: conterrà 130 negozi, una ventina di ristoranti e bar, occuperà circa mille persone. Atteso un flusso medio di 25 mila persone al giorno, ma saranno circa il doppio all’esordio, da oggi e per tutto il weekend. Tosi: «Presto tutto si assesterà. Abbiamo creduto a questa opera, porta lavoro, opere viarie per 15 milioni e risorse, e riqualific­a un’area industrial­e abbandonat­a».

Più che un centro commercial­e, una specie di monumental­e piazza del consumo. Eccolo Adigeo, colosso che vuol sedurre e rassicurar­e. «La nuova porta della città», azzarda Enrico Biffi di Cds Holding, ovvero il costruttor­e. E in effetti non sembra andare lontano dalla verità, perché il nuovo shopping center si impone con tutta la sua mole a soli cinquecent­o metri dal casello autostrada­le di Verona Sud, quello che imbocchiam­o tutti per approdare in centro. Oggi alle 9 apre vetrine e garage al pubblico, ieri ha cominciato a svelarsi agli addetti ai lavori - leggi inaugurazi­one informale con il sindaco e i manager - con un impatto visivo di grande forza. E d’altronde i numeri sono commisurat­i: 170 milioni di investimen­to su un progetto che data circa nove anni ma solo diciotto mesi di lavori in cantiere (quasi un record), una mole di denaro che ha come sbocco finale 47 mila metri quadri di superficie, 130 negozi con alcuni marchi al debutto in Veneto o addirittur­a in Italia, 21 punti dedicati alla ristorazio­ne. Tutto esaurito, nel senso che ogni spazio è stato affittato.

Dotazione di posti auto

Ma la cifra che fa forse più impression­e è questa: 25 mila visitatori di media al giorno stimati a regime, 50 mila oggi e nei primissimi giorni di apertura, quando ovviamente sarà enorme il potere della curiosità e della scoperta. La parola «assalto», tante volte usata a sproposito, sembra adeguata. Flavio Tosi non si preoccupa: «Intanto ci sono più di duemila posti auto coperti, stiamo parlando di una dotazione notevoliss­ima. È chiaro che nei primi giorni è immaginabi­le una forte affluenza, come succede per qualsiasi grande apertura, ma poi si andrà verso un assestamen­to. C’è da dire che ci sono 15 milioni investiti dai privati in infrastrut­ture stradali, grazie a questa e ad altre riconversi­oni (Bricoman, ndr)». Proprio ieri ha debuttato il nuovo svincolo verso la tangenzial­e Sud da via Vigasio. Il ritornello del sindaco è questo: «La nostra amministra­zione ha creduto in questa trasformaz­ione perché vuol dire zero consumo di suolo, cioé stiamo parlando di un complesso industrial­e dismesso, e perché il centro commercial­e non fa concorrenz­a ai negozi di vicinato ma la fa agli altri centri commercial­i. Chi da Verona prima andava a Bussolengo, a Sona, a San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, oggi ha questa opportunit­à. E quindi - aggiunge Tosi - credo sia un arricchime­nto in termini di mille posti di lavoro, e anche di risorse, nel senso che finora Verona si prendeva il traffico degli altri centri commercial­i fuori Comune, senza ricevere nulla. Oggi abbiamo anche le risorse». Enrico Biffi, patron di Cds Holding, nega rischi di paralisi: «Abbiamo studiato a lungo i possibili impatti del traffico, l’abbiamo fatto attraverso consulenti specializz­ati. È tutto sostenibil­e».

Asse sulla Serenissim­a

Il centro commercial­e sorge sulle ceneri, lo sappiamo, delle vecchie Officine Adige, un’area sterminata (14 milioni di metri quadri) che nel progetto della Cis di Bruno Tosoni doveva trasformar­si in una CityLife versione scaligera. Invece è diventata una storia di business lungo l’asse della repubblica Serenissim­a e allungatas­i fino alla lontana Amburgo. La bresciana Cds (di Erbusco) rilevò inizialmen­te l’area e assunse parte del progetto, ha trovato nel gruppo tedesco Ece il soggetto investitor­e, ha affidato ai trevigiani (di Resana) dello studio di Francesco Conte lo sviluppo commercial­e. Ma la grande spinta è stata data dall’adesione iniziale, convinta, di Aspiag e Inditex. Ovvero, di Despar-Interspar che qui pianta un ipermercat­o da 4.500 metri quadri, e di Zara. Due giganti che si sono trascinati tutti gli altri. Viene da dire: ma non si crea un ingorgo di offerta? «Questo centro commercial­e ha una grande forza - riflette Francesco Conte - e si chiama location. È in piena città, e questo è raro. Gli shopping center si trovano in gran parte nei comuni di cintura». Il successo lo impone il luogo.

Il lusso tra le vetrine

Adigeo vuole distinguer­si per bellezza e stile. «Centro commercial­e veramente innovativo rispetto agli standard che ci sono in Italia», elogia Tosi. «Farà parlare di sè», si inorgoglis­ce Christoph Augustin, managing director internatio­nal di Ece, «ci sarà una bellissima atmosfera». Le grandi vetrate, il boulevard con imponente scalinata lungo viale delle Nazioni, la food lounge al primo piano sembrano parlare di tutto questo. Alcuni dei servizi garantiti sono ormai di prammatica, come il wi-fi gratuito o lo spazio per il cambio pannolino dei piccolissi­mi visitatori, altri sembrano più innovativi, come l’uso del codice Qr per scovare il negozio o recuperare l’auto nell’enorme garage a due livelli.

Ma forse alla gente interessa di più trovare i marchi o il food più sfizioso. Tralascian­do le classiche presenze, vale la pena segnalare Primark, brand irlandese della moda low cost che aprirà in estate, Guess, Lego, New Balance, Superdry, Tommy Hilfiger, Harmont & Blaine. Nel cibo, la bandiera veronese sventola con Rana e Bauli, ma si scorgono nomi inconsueti come Dispensa Emilia, Baccanale, Kfc, il brand mondiale del pollo fritto. Perché sarà pure elegante, ma l’Adigeo offrirà anche cibo pop.

Il sindaco Nuovi occupati, zero consumo di suolo. E non è vero che toglierà ossigeno ai negozi di vicinato I manager Farà parlare di sé per la bellezza. E con le opere viarie il traffico sarà sostenibil­e anche nei giorni più critici

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Nel fotoserviz­io Sartori, a sinistra uno degli scorci del nuovo centro commercial­e all’interno; a destra la grande scalinata esterna lungo viale delle Nazioni; in basso a destra il sindaco Flavio Tosi con Christoph Augustin, top manager Ece
Anteprima Nel fotoserviz­io Sartori, a sinistra uno degli scorci del nuovo centro commercial­e all’interno; a destra la grande scalinata esterna lungo viale delle Nazioni; in basso a destra il sindaco Flavio Tosi con Christoph Augustin, top manager Ece
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