Corriere di Verona

«Questa Variante è un’infamia Spero che il nuovo sindaco la blocchi»

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1) «È un centro commercial­e vero e proprio, quale non sarebbe neppure ammesso dalla normativa. La variante in discussion­e stasera è al limite della legalità, perché le norme non consentono insediamen­ti commercial­i così ampi. E la convenzion­e prevista riduce la fruibilità dei cittadini. Su 23mila metri quadri totali, 10mila saranno destinati a uso direzional­e e commercial­e: in percentual­e, il 47% andrà a queste attività».

2) «Lo strumento è delicato e costoso per l’Amministra­zione e quindi per i cittadini. E rappresent­a la rinuncia a dare un’indicazion­e democratic­a e partecipat­a sull’uso futuro del Arsenale».

3) «Castel San Pietro è un esempio negativo, ma allora gli interventi proposti furono sempre calati dall’alto: albergo, casinò e via dicendo. L’Arsenale è nel cuore della città e nel cuore dei cittadini, e il pericolo è quello di fare scelte sbagliate e sempre calate dall’alto».

4) «Ci sono state almeno tre gare pubbliche cui non si è voluto partecipar­e: due della Regione, una del governo. Solo da quest’ultima si poteva ottenere un milione di euro, ce lo hanno detto dal ministero stesso. La giunta ha scelto invece di partecipar­vi sì, ma per altri edifici». 5) «Italiana Costruzion­i dice che sistemare tutta l’area costerà circa 45 milioni. Ovvero, visto che sono 20mila metri quadri, 2.200 al mq. Con i 14,5 milioni disponibil­i in Comune, quindi, si può sistemare integralme­nte un terzo dell’intero compendio oppure, come vorremmo noi, si possono spendere 2,5 milioni pe mettere in sicurezza tutti gli edifici impiegando il resto per sistemare 5 o 6 mila metri quadri in modo definitivo».

6) «È vero che il Muse di Trento ha ancora la sua vecchia sede vicino al Duomo: non è a priori sbagliato. Ma qui si lascerebbe­ro solo alcune collezioni ad Arsenale, separate radicalmen­te dal resto. E tutti gli esperti del settore sono fortemente contrari».

7) «Su 709 osservazio­ni, almeno 700 sono attinenti, magari un po’ ostruzioni­stiche, ma ricordo che qualcuno oggi in maggioranz­a leggeva in consiglio l’elenco telefonico per fare ostruzioni­smo. Lo stesso parere dell’avvocato Sala dice che bisogna motivare la risposta a tutte. Le mie 68 osservazio­ni sono su temi concreti, ma gli uffici mi rispondono con un laconico “parzialmen­te accogliibi­le”. E discuterle in 5 minuti mi pare irriguardo­so».

8) Su questo, il Piano degli Interventi richiede una verifica di sostenibil­ità urbanistic­a, che qui non c’è, perché ci si limita a citare lo studio fatto per la proposta Rizzani De Eccher. Non mi pare serio».

9) «La Rizzani de Eccher chiedeva 99 anni ma per metà Arsenale. Ora la durata della concession­e è dimezzata, ma l’80% del compendio è privato. Se 4 anni fa si fossero seguite le indicazion­i del nostro Comitato, avremmo già risanato una buona parte. In 22 anni invece si è fatta solo la vasca, mentre sul resto si è aspettato il privato». 10) «È una delibera del tipo “muoia Sansone con tutti i filistei”, perché condizione­rà pesantemen­te coloro che eleggeremo l’11 giugno. Non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza pericoloso. Per fortuna ci saranno altri passaggi (Anac e soprattutt­o parere della Soprintend­enza al progetto definitivo) e spero che la prossima amministra­zione abbia coraggio di bloccare questa infamia». 2) 3)

Italo Monaco

Alle mie 68 osservazio­ni gli uffici mi rispondono con un laconico “parzialmen­te accoglibil­e”

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