Salasso Catullo «Gli investimenti siano garantiti»
La nuova grana dell’aeroporto irrompe in campagna elettorale Duro il M5S: «Il ritorno all’utile era uno scherzo. Ora garanzie»
Anche l’aeroporto Catullo fa irruzione nella campagna elettorale veronese, dopo la sentenza del tribunale di Roma che dà torto al Catullo e ragione all’Enav, condannando la spa scaligera al risarcimento di 18 milioni di euro, che con il calcolo degli interessi legali diventano 20,2 milioni. Dal Pd a Forza Italia, si chiede che siano garantiti comunque gli investimenti promessi sull’aeroporto. All’attacco il Movimento Cinque Stelle.
Anche l’aeroporto Catullo fa irruzione nella campagna elettorale veronese. Base di partenza, le due notizie che vi abbiamo dato ieri: da un lato l’aumento dei passeggeri in transito, dall’altro la sentenza del tribunale di Roma che dà torto al Catullo e ragione all’Enav, condannando la spa scaligera al risarcimento di 18 milioni di euro, che con il calcolo degli interessi legali diventano 20,2 milioni.
Dal Partito Democratico arriva un esplicito invito a Save a non tirarsi indietro. Premesso infatti che «sulla questione della sanzione milionaria è opportuno mantenere cautela, oltre che vigile attenzione sui prossimi sviluppi» la candidata a sindaco, Orietta Salemi, aggiunge però che «qualsiasi sia lo scenario che verrà a determinarsi, un fatto è certo: il nuovo socio privato deve garantire gli investimenti su Verona presentati nel piano industriale, perché se a quell’impegno si dovrà venir meno, per la città sarà un passo verso una marginalizzazione inaccettabile». Secondo Salemi «l’area vasta che fa capo a Verona ha già pagato in questi anni un prezzo salato per i pregressi errori di gestione dell’aeroporto Catullo, ma non può rinunciare – conclude - ad un’infrastruttura aeroportuale efficiente e in salute, all’altezza del ruolo strategico che le si riconosce».
Il senatore di Forza Italia, Stefano Bertacco, ricorda da parte sua che «Paolo Arena ci ha assicurato che si batterà fino in Cassazione per difendere il Catullo dall’obbligo di pagare 20 milioni ed è – afferma Bertacco - una rassicurazione importante perché doverli pagare sarebbe una vera iattura per i conti del nostro aeroporto. Nel frattempo, - aggiunge però il senatore, che a Verona è uno dei leader del movimento Battiti - bisognerebbe che la città e le categorie aumentassero gli sforzi per fare del nostro scalo una leva sempre più importante dello sviluppo economico economico, anche in vista degli importanti obiettivi di crescita turistica che abbiamo».
Più polemico il candidato a sindaco del Movimento CinqueStelle, Alessandro Gennari. «Aeroporto Catullo e Aeroporto di Montichiari – tuona Gennari – sono due strutture che pagano politiche di poltrone prive di prospettiva di medio lungo periodo. L’aeroporto che serve la preziosa ed ambita città di Verona - aggiunge - torna a rivedere un segno positivo in bilancio dopo dieci anni di rosso, con il sindaco uscente subito pronto a pavoneggiarsi per il risultato. E invece – dice Gennari - era solo uno scherzo, semplicemente qualcuno dal 2002 sembrerebbe aver dimenticato di pagare circa 20 milioni in servizi all’Enav, come da sentenza del tribunale di Roma, riportando indietro la situazione a...ricordate com’era Verona dieci anni fa? Oltre a questo – conclude il leader pentastellato - la nostra vera preoccupazione è l’assoluta incertezza su quello che sarà il futuro assetto societario».
Ricordiamo che la sentenza del tribunale di Roma è del marzo scorso. La causa è stata innescata nel 2012 su iniziativa della stessa Catullo spa e riguarda una vicenda iniziata una decina d’anni prima, nel 2002. Si tratta dei servizi erogati dall’Enav (la società che gestisce l’assistenza al volo) allo scalo di Montichiari fin da quella data. E mai pagati. Secondo la spa veronese nulla era dovuto fino a che la concessione della pista lombarda non è entrata nel suo pieno possesso, cioé a inizio 2015. Semmai, è la tesi, avrebbero dovuto pagare altri soggetti locali. Ma i giudici del tribunale di Roma si sono espressi diversamente: vanno pagati i 20 milioni e questa è una pessima notizia per una società come la Catullo che deve affrontare oltre 60 milioni di investimenti ed è appena uscita da una lunghissima crisi finanziaria. La spa è in utile (di appena 500 mila euro), ha abbattuto il debito e sta crescendo per traffico passeggeri, ma la sua redditività rischia di essere compromessa da questa nuova mina legale.
Le reazioni
Bertacco: rassicurazioni da Arena ma città sia più vicina. I dem: piano industriale non sia disatteso