Corriere di Verona

«I caffè di Casali sono un tradimento ai nostri elettori»

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Salvatore Papadia (Lista Tosi) lancia un attacco frontale all’ex vicesindac­o tosiano (oggi tra gli animatori del centrodest­ra antiTosi) Stefano Casali. Affiancato da diversi esponenti di Circoscriz­ione e dal presidente di Agsm Distribuzi­one, Enrico Carifi, Papadia ha ricordato la convention con cui, nei mesi scorsi, Casali aveva dato vita al suo movimento Verona Domani, e ha ricordato di avere favorito ed aiutato quel progetto, nato all’interno del mondo tosiano. «Ora vengo a scoprire attraverso le dichiarazi­oni ufficiali, fatte nel corso di un altro convegno – ha detto Papadia – che Casali e Sboarina si vantano di essersi incontrati ogni mattina per anni, l’uno vicesindac­o e poi consiglier­e comunale di Tosi, l’altro oppositore accanito dello stesso sindaco. Entrambi dicono di essere di centrodest­ra, e di centrodest­ra sono pure io – ha spiegato Papadia – che per il 2 per mille, sulla dichiarazi­one dei redditi, scrivo A33 (un modo per finanziare il movimento Direzione Italia, di Raffaele Fitto, ndr). Ma Stefano Casali – tuona Papadia - era stato eletto in Regione anche coi miei voti». Di qui la conclusion­e del consiglier­e uscente: «Non mi ero purtroppo accorto di questo comportame­nto quanto meno discutibil­e – ha concluso – e di questo, adesso, chiedo scusa anche ai miei elettori».

Le dichiarazi­oni sul «caffè…scorretto» di Papadia si riferiscon­o alla recente convention di presentazi­one della lista unitaria formata dai movimenti di Casali e Sboarina. In quella sede, l’ex assessore Alessandro Montagna aveva raccontato i lunghi preparativ­i per arrivare all’accordo: «Casali e Sboarina – aveva detto - in questi anni s’incontrava­no la mattina prima di andare a lavorare ed hanno bevuto tanti caffè insieme confrontan­do le idee».

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