Il primario Concia «Casi di morbillo anche tra medici e infermieri»
«La stragrande maggioranza dei medici, pressoché la totalità, è più che corretta nel raccomandare le vaccinazioni, qualcuno è però ambiguo. E i risultati si vedono». Commenta così, Ercole Concia, primario di Malattie infettive, le nuove azioni disciplinari a Verona e in Veneto sui medici scettici o apertamente no vax. «Anche se non siamo in una situazione d’allarme fa sapere Concia - ci si è accorti che qualcosa non funziona. I casi di morbillo sono una spia importante: in ospedale abbiamo avuto diversi medici e infermieri che l’hanno contratto e abbiamo avviato una campagna di vaccinazione interna». Quanto alla pediatra finita sotto inchiesta, Teresa Adami, già allieva di Concia, il primario commenta: «La conosco, si è specializzata con me e all’epoca considerava importanti i vaccini. Poi si è spostata sulle medicine alternative e, evidentemente, ha cambiato idea».