«Nuovo park all’ospedale? Non basterebbe»
Il dg Cobello ha annunciato una struttura da 200 posti a Borgo Trento. I (molti) dubbi dei sindacati
«Duecento posti? Può essere un inizio, ma il numero non è sufficiente a coprire la richiesta». Sono tiepidi i sindacati dopo l’annuncio del direttore generale dell’azienda ospedaliera, Francesco Cobello, che in questi giorni ha fatto sapere dell’esistenza di un progetto per un parcheggio bipiano, da realizzare nell’area lasciata libera dal blocco del geriatrico, che dovrebbe venire demolito nei prossimi mesi.
È una questione che si trascina da anni, ma che scalda gli animi proprio in questo periodo di campagna elettorale anche perché il disagio, da parte del personale e degli utenti è aumentato specialmente nell’ultimo mese, dopo l’inaugurazione del nuovo polo materno infantile. I malumori veri e propri sono arrivati dopo che è stato negato la sala convegni del complesso ospedaliero di Borgo Trento (al centro Marani) per un confronto tra i candidati sindaci che avrebbe avuto al centro proprio questo tema (il dibattito si terrà comunque domani in altra sede: sala Lucchi allo Stadio), proprio per la presenza di «esponenti politici».
Adesso il sindacato che ha organizzato l’incontro, la Uil Funzione Pubblica si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Fa piacere apprendere che c’è un progetto per l’ampliamento dei parcheggi a Borgo Trento - commenta Daniela Prencipe, segretaria provinciale - se era così, perché l’azienda non ce l’ha detto? Perché dobbiamo apprenderlo dai giornali?». C’è comunque qualche perplessità sulla soluzione proposta da Cobello. «Un parcheggio a due piani - così l’ha descritto il dg - realizzato in modo tale da essere espandibile in caso di necessità». Voci sostengono che si tratti di una sorta di «gabbia metallica» con le auto a vista. Fosse così non sarebbe proprio un bel vedere. Ecco perché il necessario via libera della Sopritendenza, annunciato da Cobello, potrebbe non essere così automatico, a detta delle sigle.
La Uil approfondirà il tema nell’incontro di domani, presentando alcuni dati raccolti da indagini sui lavoratori. «A Borgo Trento abbiamo conteggiato una media di circa 16mila accessi al giorno - fa sapere Prencipe - si tratta di un numero elevatissimo, che richiede soluzioni di un certo tipo. Cento o duecento posti auto, in quello che sembra essere un progetto ripescato dal 2010, in più fanno poco». Critica anche la Federazione dei sindacati indipendenti, che per mano di Monica Lavarini, dipendente dell’azienda ospedaliera e già consigliera comunale ha scritto alla direzione una serie di richieste per migliorare la «viabilità interna». «È necessario presentare un progetto da proporre alla Regione - afferma Lavarini - per la riprogettazione dell’area adiacente all’entrata del geriatrico. Non serve il parcheggio bipiano. Ritornando ai progetti già discussi in passato si possono recuperare in superficie almeno quattrocento posti». Ma la lettera tocca anche molti altri punti: per la Fsi è necessaria un’indagine sui dipendenti sulle abitudini relative agli spostamenti casa - lavoro. Uno studio che farà da preambolo alla richiesta di un aumento delle corse dei bus con arrivo in piazzale Stefani e anche dei bus navetta per l’ex caserma Riva di Villasanta, spazio dedicato al parcheggio dei dipendenti, ma da alcuni evitato perché troppo lontano. Quindi una nuova stazione per il bike sharing, sempre nelle vicinanze della caserma e un aumento degli stalli per il personale reperibile all’interno del «quartiere ospedaliero», sia vicino alla direzione, che al nuovo ospedale della donna e del bambino. Ma la vicenda, non tanto indirettamente, riguarda anche i residenti: la zona, negli ultimi tempi ha conosciuto come mai prima il fenomeno del parcheggio selvaggio.