È Milanetto a spingere per Maran al Genoa

La sirena può arrivare dal Genoa. Parliamo di Rolly Maran e del suo futuro. Cioè di un punto interrogativo, un po’ come un anno fa, quando l’uomo di Trento archiviò la sua seconda salvezza in fila col Chievo e la panchina ballò per alcune settimane. È proprio a Genova, sponda Grifone, che Maran, battendo i rossoblù 2-1 un paio di domeniche fa, ha fatto il tris aritmetico col Chievo. Ed è proprio da lì che arrivano le voci di mercato più interessanti. In Liguria, l’apprezzamento di patron Enrico Preziosi per Maran è noto. Più volte, il presidente del Genoa ha confidato di stimare il lavoro svolto da Rolly tra Catania e Chievo, sia sul piano del gioco sia sul piano della gestione dello spogliatoio. Uno dei fedelissimi di Preziosi, poi, è Omar Milanetto, n.1 dello scouting ed ex centrocampista. Lui e Maran si sono conosciuti a Brescia, torneo 2005-06, in serie B: Maran diede fiducia a Milanetto e per Milanetto fu un momento decisivo. Da Genova, sono certi che tra Milanetto – voce molto ascoltata in società – e Preziosi ci sia concordanza nel vedere in Maran un possibile e più che adatto candidato alla panchina del Genoa. Resta, però, una grossa domanda: chi guiderà il club rossoblù l’anno prossimo? Stando alle ultime di ieri, Preziosi avrebbe avviato una trattativa per la cessione. Si tratta d’indiscrezioni: di certo, quel fronte potrebbe essere decisivo nell’ottica di un corteggiamento a Maran. Va anche detto, poi, che allo stato attuale il Genoa si sta concentrando sul portare a casa, definitivamente, la salvezza. Al timone, ora, c’è Ivan Juric, licenziato e poi richiamato. Intanto, Maran pensa alle tre partite che mancano da qui al gong del torneo: la Sampdoria, domenica, poi la Roma, in anticipo, e l’Atalanta, a Bergamo. L’accordo, col presidente Luca Campedelli, è per un tavolo cui sedersi per ragionare, ma soltanto dopo aver lasciato passare una settimana dai titoli di coda del torneo. Nel frattempo, il Genoa – come l’Atalanta l’anno scorso – potrebbe manifestare un interesse concreto per l’uomo di Trento.