Corriere di Verona

Tutti i big di Rumors e di Verona Jazz Premio per Bennett

Dal 16 al 26 giugno grandi nomi della musica internazio­nale al Teatro Romano Unica data per Bennett: il console Usa chiede di venire in città per premiarlo Serate «storiche» in programma anche con Billy Cobham e Rag’N’Bone Man

- S.M.D.

«In occasione del concerto veronese di Tony Bennet, l’ambasciato­re Usa Philip Reeker vorrebbe consegnare all’artista il “Consul General’s Award for Cultural Diplomacy” che viene conferito ai cittadini che si sono distinti in campo artistico a livello internazio­nale e che si trovano in tournée in Italia».

Già, uno dei punti d’orgoglio della colonna sonora dell’estate scaligera si chiama Tony Bennett, classe 1926 e 19 Grammy Awards vinti: per il suo primo e unico concerto nel Belpaese ha scelto Verona, trasformat­a, così, in incrocio di serata unica con premiazion­e internazio­nale annessa. L’ultimo dei crooner viventi (dopo la morte di SinatraMar­tin - Como), che sfilò con Martin Luther King nella storica marcia di Selma nel 1965, si esibirà al Teatro Romano il 18 giugno.

Tutto questo e tanto altro è Verona Jazz e Rumors Festival, due filoni che si incrociano, collaboran­o, si migliorano, regalando alla città dieci concerti con un parterre di artisti di primissimo livello dal 16 al 26 giugno, grazie anche alla collaboraz­ione con «Eventi». «Due rassegne importanti spiega il sindaco Flavio Tosi in particolar­e è un onore ospitare Bennett: un prestigio che Tanti big

Al Teatro Romano ci saranno anche Tony Bennett, Billy Cobham e Francesco Gabbani abbia scelto Verona come unica data in Italia»

Il «Rumors» (direzione artistica di Elisabetta Fadini) partirà con un altro pezzo da novanta, il 16 giugno: Rag’N’Bone Man. Il suo «Human», che riproporrà anche al pubblico

del Romano, ha scalato tutte le classifich­e ed è una presenza fissa delle rotazioni radio. A seguire, appunto, la leggenda Bennett, il 18 giugno, per finire con il live «pop-nazionale» di Francesco Gabbani, il 19 giugno. Sette i concerti proposti

da «Verona Jazz» (fra gli sponsor Air Dolomiti): il 20 giugno si aprirà con la Billy Cobham Band: Cobham ha avuto compagni di palcosceni­co del calibro di Miles Davis, Carlos Santana, Randy e Michael Brecker, George Benson e dagli anni Settanta è uno dei musicisti più imitati ed emulati. Il 21 giugno sarà la volta di Paolo Fresu, mentre il 22 da Monaco arriverà il David Gazarov Trio. Ma gli artisti in arrivo sono tanti e tutti offriranno un programma ad hoc per l’esibizione al Romano. Il 23 giugno in

agenda il concerto di Raphael Gualazzi, seguito il 24 dal Stefano Bollani fest Flo. Il 25 giugno si esibiranno Simona Molinari e Mauro Ottolini, mentre il 26 giugno Luca Aquino & The Jordanian National Orchestra’s ensemble: nel corso di quest’ultima serata, come spiega il direttore dell’Estate Teatrale Veronese Giampaolo Savorelli, verrà dato un importante messaggio per «un’alleanza mondiale che protegga il nostro patrimonio unesco».

«Quello di Bennett sarà un concerto che passerà alla storia» spiega Elisabetta Fadini, direttore artistico di «Rumors» - il console Usa vuole premiarlo qui, ora vedremo

come organizzar­e la cosa». «Se il jazz sta vivendo un momento di crisi, noi abbiamo deciso di rispondere in attacco» aggiunge Ivano Massignan, presidente di Eventi.

Informazio­ni sul sito www.eventivero­na.it

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