Corriere di Verona

Confindust­ria porta la palestra o il dentista in busta paga

- Di Samuele Nottegar

Non più solo i tradiziona­li buoni pasto. Nel nuovo welfare aziendale possono entrare le rette dell’asilo o i libri di testo, il doposcuola o la badante, la visita dal dentista e le lenti a contatto, ma anche l’abbonament­o in palestra, al teatro o ai mezzi pubblici. Almeno, queste sono alcune delle possibilit­à che «WE», la piattaform­a di welfare aziendale condivisa da Confindust­ria Verona e dalla società specializz­ata Aon, mette a disposizio­ne delle associate scaligere.

Un progetto che, per adesso, è unico in Italia. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente di Confindust­ria Verona Michele Bauli – è quello di semplifica­re la vita alle aziende e di distribuir­e la ricchezza prodotta con nuova modalità. WE è una piattaform­a accessibil­e a tutti gli associati, aziende grandi e piccole, senza costi d’accesso perché l’investimen­to iniziale è già stato sostenuto da Confindust­ria Verona». Un progetto che ha riscosso grande interesse, vista la grande presenza, al teatro Stimate, per la presentazi­one. La piattaform­a funziona così: nel momento in cui un’azienda decide, sia in sede sindacale che unilateral­mente, di introdurre welfare aziendale, ne determina la cifra. Se aderisce alla piattaform­a permetterà ai propri dipendenti di scegliere tra diversi benefit, di tipo educativo, sanitario, ricreativo, di sostegno al potere d’acquisto o altro, corrispond­enti alla cifra stabilita. A selezionar­li è stata Aon. «In pratica – ha sottolinea­to Bauli, durante la presentazi­one – si mette a disposizio­ne dei propri dipendenti un piano di benefit molto più grande Presidente Michele Bauli, Confindust­ria Verona

di quello che la singola sarebbe riuscita a definire». In più, l’azienda si sgrava dei costi di gestione amministra­tiva, che vengono affidati a Aon, e risparmia dal punto di vista fiscale. Il welfare aziendale, infatti, è una forma di retribuzio­ne in beni e servizi che non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente e rappresent­a un’opportunit­à di abbattimen­to del cuneo fiscale. «Ma – ha rilevato Enrico Vanin, ad di Aon spa – c’è un altro aspetto importante: questo strumento è vantaggios­o dal punto di vista motivazion­ale e la capacità di attrarre e trattenere i talenti è uno dei temi fondamenta­li per un’impresa».

Lo strumento è utilizzabi­le anche dalle piccole aziende: il nuovo contratto dei metalmecca­nici, ad esempio, impone di corrispond­ere ai dipendenti 100 euro, nel 2017, in welfare. Per le aziende metalmecca­niche, quindi, è stata creata subito «WE 100» che permette di selezionar­e benefit pari a quel valore.

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