Pandian si butta sulla spesa che abolisce ogni cassa
Riconoscimento facciale e internet delle cose, la nuova società del fondatore di Supermercato24
Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, l’ha ribattezzata «Just Walk Out Shopping»: è l’esperienza di entrare in un supermercato, scegliere i prodotti di cui si ha bisogno e uscire senza fermarsi alla cassa, perché la cassa non c’è. C’è solo uno scanner in entrata che provvede, tramite un algoritmo di riconoscimento facciale, a registrare il viso del cliente che si è prima autenticato via app, collegarlo al suo smartphone, seguirlo tra gli scaffali attraverso telecamere disseminate lungo i corridoi del punto vendita e tenere traccia di ogni acquisto. Il pagamento avviene attraverso cellulare, cassa automatica, oppure - e questa è una terza via suggerita dai risultati sui processi di adozione delle nuove tecnologie in Italia - affidandosi al buon vecchio e rassicurante cassiere in carne ed ossa. L’intelligenza artificiale applicata a modelli di consumo del futuro è il nuovo ramo di business che vede impegnato, oltre a Bezos, anche Enrico Pandian, il fondatore di Supermercato24 ora anche presidente di Checkout Technologies. La srl, nata a gennaio, riunisce altri tre protagonisti dell’economia digitale veronese: Jegor Levkovskiy, già fondatore di BeMyGuru, qui in veste di Ceo, Cristina Pozzi e Andrea Dusi, ieri soci in Wish Days e oggi nel cda della startup che punta a entrare nel mercato della grande distribuzione entro fine anno, in fase di test. «Tutti noi abbiamo esperienza nel retail - spiega Pandian - ci è sembrato naturale investire in quella che sarà l’evoluzione del comparto». In sei mesi sono stati assunti quattro sviluppatori, esperti di «internet delle cose» e sensoristica, che hanno studiato una tecnologia che permette un livello di riconoscibilità degli oggetti all’80%. «Per arrivare al riconoscimento di prodotti molto piccoli, come una fialetta, servirà altro tempo ma contiamo di testare il software in un negozio convenzionato a dicembre». Non ci sono ancora partner certi ma l’interesse è diffuso nonostante Checkout Technologies sia progettata per il mercato estero, al massimo milanese. «I nostri interlocutori sono marchi che si caratterizzato per l’automazione - dice l’imprenditore - come la catena inglese Sainsbury’s o agli americani di WallMart. Sono i marchi a cui si rivolgono professionisti che vivono nelle grandi città, che al supermercato non vogliono fare coda: entrano solo per acquistare il pranzo o la spesa per la cena». Per questo il fundraising è aperto all’estero: «L’obiettivo è raccogliere un milione di euro - conclude Pandian 300mila li raggiungeremo in estate, attraverso investor italiani, per il restiamo puntiamo oltre i confini nazionali».