Premio Giulietta alla regina «on ice» Carolina Kostner
La pattinatrice incontra Marcella Brandinelli, il clown dottore
Alei che ha affrontato tante platee importanti, il pubblico assiepato sotto il balcone di Giulietta ha messo un po’ di timidezza. Carolina Kostner ha ricevuto ieri il titolo di «Giulietta 2017» come riconoscimento «alla donna e alla carriera, per essere diventata portavoce nel mondo del talento sportivo». Il pattinaggio su ghiaccio iniziato a 4 anni, la prima vittoria internazionale a 13, il primo titolo mondiale nel 2012, seguito da altri cinque, otto volte campionessa italiana e poi i titoli europei.
«Una carriera perseguita con determinazione» ha commentato Grazia Faedo consegnando la statuetta in ferro di Giulietta modellata dallo scultore Felice Naalin. «Non mi piaceva fare le recite a scuola, per questo ho iniziato a pattinare» ha spiegato la Kostner giustificandosi per le poche parole pronunciate a ringraziamento. L’atleta si aggiunge così alla lista delle donne che, dal 1991, anno dell’istituzione del premio, sono state scelte per i risultati raggiunti nel proprio campo: Carla Fracci, Silvana Giacobini, Mariele Ventre, Manuela Di Centa, Cecilia Gasdia, Anna Fendi, Tiziana Ferrario, Paola Pezzo, Moira Orfei, Alda Merini, Licia Colò, Gigliola Cinquetti, Federica Pellegrini, Katia Ricciarelli, Sara Simeoni, Maria Giovanna Elmi, Sofia Righetti e, infine Marisa Laurito.
Sono intervenute Marcella Brardinelli, clown dottore e autrice del libro «Un passaggio per un’altra vita» e la collega Mida Lampadina, mamma di una bambina, Gloria, scomparsa per una malattia oncologica, che sognava di diventare una pattinatrice. A Gloria la Kostner, dopo averla portata a pattinare con sé, ha dedicato la vittoria di Tallin. «Ho un legame speciale con Verona, città che mi ha dimostrato un affetto particolare. Non è il risultato che importa, ma il percorso che si fa per ottenerlo – ha detto mentre le bambine del corso di pattinaggio della Nuova Guarino le consegnavano un mazzo di fiori -, la gioia che sento, la fortuna nell’aver trovato la cosa che amo. Facendo sport ci facciamo portatori di valori come il coraggio, la determinazione, la speranza». Nel corso della cerimonia è stato consegnato al soprano Elisa Maffi il «Premio Speciale Maria Callas», istituito per evidenziare voci emergenti nel campo della lirica all’interno del panorama italiano.