Stabile del Veneto, confermato l’addio al Nuovo
Annuncio a sorpresa del presidente Tabaro che spiazza Verona. Valerio: «No comment»
Il divorzio è stato annunciato, in anticipo, da Venezia, prendendo alla sprovvista i vertici veronesi.
Si tratta dell’addio al Teatro Stabile del Veneto. Dalla prossima stagione, infatti, il Teatro Nuovo farà da sé. Fondazione Atlantide ha deciso di uscire dallo Stabile. Ad annunciarlo in persona, ieri, è stato il presidente dello Stabile Angelo Tabaro, in occasione della presentazione del bilancio della stagione 2016-17.
«Diversità di idee e di vedute», ha spiegato Tabaro a proposito ella risoluzione della collaborazione.
La fuga in avanti, nell’annuncio a bruciapelo, però non è piaciuta a Verona e ha preso in contropiede la direzione artistica del Nuovo rappresentata da Paolo Valerio, che per ora, in attesa di saperne di più, si limita ad un «no comment».
Non solo: in città si preferisce concentrarsi su tutte le grandi sfide del 2017 ancora aperte proprio insieme allo Stabile, come i collaudati spettacoli estivi: il «Giulietta e Romeo» itinerante (dal 29 giugno al 9 settembre, anche in lingua originale) che tanto ha avuto successo l’anno scorso, e «Le baruffe chiozzotte», proprio per la regia dello stesso Valerio, che debutterà il 19 luglio al Teatro Romano nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese (la nuova produzione dello Stabile del Veneto resterà in cartellone fino al 22 luglio).
E se da una parte si è in attesa di far luce sui motivi che han spinto Tabaro ad anticipare l’annuncio della separazione di Verona, quello che è certo è che così i numeri dello Stabile tra spettatori, serate e incassi, scenderanno un po’ rispetto ai risultati, tutti in crescita, di quest’anno. Nella stagione appena conclusa gli spettatori in tutto sono stati 163.551 di cui 59.819 solo a Verona, e degli 8.815 abbonati il Nuovo pesa per la metà con 4.231. Il Teatro Nuovo vince su tutti raggiungendo per i soli spettacoli di prosa quota 49.984 spettatori con 80 recite contro i 46.254 di Padova e i 26.555 di Venezia.
Il Teatro Nuovo è anche quello che ha visto crescere di più gli spettatori (+17% rispetto alla stagione precedente) a fronte di una diminuzione del 9 per cento nelle alzate di sipario. Su un totale di 789 giornate di eventi, il Teatro Nuovo ne conta 193 contro le 316 del Verdi e le 243 del Goldoni a cui vanno aggiunte altre 37 giornate organizzate in sale diverse. Nel complesso per lo Stabile del Veneto è stata una stagione tutta luce con gli spettatoti in crescita del 9 per cento, un più 11 per cento negli incassi, e un bilancio in pareggio con un fatturato di 9,3 milioni di euro. Le presenze complessive sono state 163.551, 465 le serate di programmazione (+10%), 8.815 abbonati, ed è stato in grado di autofinanziarsi con ricavi da biglietteria per il 53, 62 per cento.
Per quanto riguarda le entrate Fondazione Atlantide ha contribuito con 327 mila euro, contro i 617 mila del Comune di Venezia, gli 817 mila del Comune di Padova, i970 mila della Regione Veneto e l’1,6 milioni di euro del Mibact.