Folla e curiosità ma niente ressa per la funicolare
Per gli utenti primo giorno senza ressa: alle 19 staccati 665 biglietti
Curiosità, tanta. Caldo in cabina, anche di più. Tra qualche lamentela per la temperatura interna e l’entusiasmo per la novità, è scivolato via il primo giorno della funicolare a Castel San Pietro. Folla, ma niente ressa.
Cento secondi. Si va su in quel fazzoletto di tempo lì. E il panorama impiega circa mezzo minuto per aprirsi sulla riva sinistra dell’Adige, la parte di città che la contorna, la fetta di Torricelle che vi si affaccia. L’altra metà di cartolina è coperta da Castel San Pietro, dove si arriva, per guardare Verona stavolta tutta, dalla terrazza. «Très jolie», molto carino, risponde timida una coppia di fidanzati parigini. «Schön», bello, confermano più squillanti marito e moglie tedeschi, di Stoccarda. «Finalmente…», sorride asciugandosi la fronte Daniela, che abita a un tiro di schioppo, zona Ponte Pietra. Nell’ascensore (caliente) della funicolare appena inaugurata dal Comune - vedi le polemiche sulle tempistiche elettorali - al primo giorno del suo secondo battesimo, 73 anni dopo, ci entra una popolazione mista di veronesi, che badano soprattutto all’utilità pratica, e di turisti, che si fanno prendere dalla vista. Primi giri alle undici di mattina, gli ultimi alle nove di sera: alle 15.30 circa 350 biglietti staccati, alle 19 il conto diceva 665, niente resse insomma. L’ingresso, piazza che dà su via Santo Stefano, è ancora piuttosto spoglio («cestini per buttare le carte?», domanda più d’uno).
Davanti alla cassa, orari e prezzi: da qui al 31 ottobre la fascia va dalle 11 alle 21, andata e ritorno a 2 euro per gli adulti, 1 euro per under 10 e over 65 (gratis il primo mese, per questi ultimi), 1.50 euro per gruppi superiori alle 15 persone. Fuori non ci sono ancora cartelli né segnalazioni. «Si vede, che l’hanno inaugurata un po’ in fretta e furia», si aggira con lo sguardo Ermanno, 70 anni. Lui è appena sceso: «Era ora che tornasse la funicolare. Da veronese sono molto contento, anche perché la scalinata, a piedi, soprattutto l’ultima parte, era dura. Se posso dire, però, nell’ascensore fa troppo caldo». «Dentro si muore, l’unico problema è quello lì», dettano Alessandro ed Elisabetta, da Borgo Venezia, loro (non gli unici) che suggeriscono: «La funicolare dovrebbe restare aperta ben oltre le 21, le sere d’estate».
Da Villafranca, venti minuti di macchina per raggiungere la città, Nicole ed Erika, 15 anni: «Siamo venute apposta, bellissimo». Apposta, ma giusto per provare l’ascensore, senza sostare su, anche Matteo e Chiara, residenti in centro: «Giusto un selfie, anche perché il paesaggio merita». Qualcuno, della funicolare, non sapeva niente, se n’è accorto per caso. Tipo Massimo e Cristina, milanesi, di passaggio a Verona per un giorno: «Camminavamo in via Santo Stefano e abbiamo visto l’ingresso». Pure loro, cartina in mano, rimarcano che in cabina si suda: «Un po’ troppo… ma speriamo che col tempo dosino l’aria condizionata». È un caldo che si fa quasi canicola quando, primo pomeriggio, l’ascensore (capienza da 25 persone, quattro posti a sedere) si blocca qualche minuto poco prima di terminare una delle sue discese. Il motivo è la sicurezza: un ragazzo e una ragazza scendono dalle scale d’emergenza, oltrepassando il cancelletto dell’arrivo, 159 metri più in su (la lunghezza del percorso inclinato) così un addetto deve risalire a chiudere, aspettare il loro arrivo e fino ad allora, per tutelare tutti, l’impianto entra in stand-by. Chi non sale né scende, invece, è Victoria, ungherese, che da 5 anni fa la guida turistica a Verona, vuol testare la funicolare per poi inserirla nel menù-visitatori e si porta dietro Milly, la sua cagnolina, incrocio tra bretone e spinone: «M’hanno detto che senza museruola non si può… buono a sapersi per la prossima volta». La prossima volta sarà già oggi per Rita e Lauretta, di Borgo Roma una, di San Massimo l’altra: «Domani torniamo, sì. Ci siamo sentite per telefono, dopo aver letto dell’inaugurazione sul giornale, e volevamo esserci già il primo giorno. Che Castel San Pietro sia il posto più bello di Verona si sa. Però è anche bello andarci su così».
La coppia Dentro è torrido Perché le corse estive non oltre le 21?
Le ragazze Venute apposta da Villafranca, da quassù è veramente fantastico