Corriere di Verona

Banditi con passamonta­gna e accetta terrorizza­no coppia di anziani in casa

Vigasio, minacce e rapina alle tre di notte: costretti a consegnare pensione e ori

- Enrico Presazzi

«Mamma e papà non riescono più a chiudere occhio, sono traumatizz­ati». Isacco risponde al telefono e racconta la notte da incubo dei suoi genitori, svegliati di soprassalt­o da tre rapinatori introdotti­si all’improvviso nella loro abitazione a Vigasio. «Per fortuna stanno bene, ma la paura è ancora tanta» spiega il figlio che vive a Castel d’Azzano e che è stato svegliato in piena notte da una telefonata del padre Valerio Ferro, 73 anni, che gli chiedeva aiuto. In un attimo, «con il cuore in gola», Isacco si è precipitat­o in via Zambonina per sincerarsi delle condizioni di mamma e papà. «Erano spaventati­ssimi ricorda -. Stavano dormendo e hanno sentito dei rumori. Erano convinti che fossi io, o al massimo mia sorella. Poi si sono trovati di fronte degli sconosciut­i che puntavano loro in piena faccia il fascio di luce delle loro torce. Erano nascosti da passamonta­gna, ma si sono fatti capire molto bene».

Accento dell’Est Europa e modi decisi: i malviventi hanno ordinato a Valerio e alla moglie Loredana di consegnare tutto quello che avevano in casa. «I miei avevano appena ritirato la pensione e non hanno minimament­e pensato di reagire - continua Isacco -. Anche perché uno dei tre teneva in mano qualcosa di molto simile ad un’accetta con la quale minacciava i miei genitori».

L’allarme è scattato poco prima delle 3 di venerdì. «Ma hanno avuto tutto il tempo di fare quel che volevano - analizza il figlio -, mamma e papà vivono in una casa un po’ isolata, c’è poca illuminazi­one e probabilme­nte quelli sono arrivati e poi fuggiti nei campi circostant­i». Prima di entrare in casa, hanno rovistato nel capannone che fino a pochi anni fa ospitava la carrozzeri­a di Valerio. «Han portato via una motosega, trapani e una circolare a banco. Hanno anche provato ad avviare un’auto ma l’hanno lasciata lì accesa facendo scaricare la batteria» prosegue Isacco. Poi si sono diretti verso la vicina abitazione: dopo aver forzato un’anta, sono entrati in taverna e hanno incomincia­to a rovistare dappertutt­o. «Hanno avuto molto tempo a disposizio­ne perché hanno aperto persino le finestre» spiega il figlio. E poi hanno deciso di salire in casa. «Uno è entrato nella stanza di mio padre che dorme con una bombola di ossigeno, in due invece sono entrati nella camera di mia mamma. Erano alti circa un metro e ottanta e quando mia madre ha visto che avevano in mano qualcosa di simile a un’accetta, ha consegnato tutto, soldi, un orologio in oro e un bracciale. Una vita di ricordi».

I tre, che indossavan­o passamonta­gna e guanti per non lasciare impronte si sono poi dileguati portando via anche il televisore della taverna («quello della cucina non sono riusciti a sganciarlo dai cavi»). E solo una volta rimasti soli, i due anziani hanno chiamato il figlio. «Non era mai successa una cosa simile, ma lo temevo perché so che vivono in una zona appunto isolata. Ho sentito anche il sindaco per chiedergli di potenziare un po’ l’illuminazi­one» conclude Isacco.

Il sindaco di Vigasio Eddi Tosi si dice dispiaciut­o di quanto accaduto: «Sono episodi che fanno male e che destano preoccupaz­ione in paese. Ci auguriamo che i responsabi­li siano individuat­i al più presto». Sulla vicenda indagano i carabinier­i della stazione locale e i colleghi del nucleo operativo e radiomobil­e della compagnia di Villafranc­a, impegnati nei rilievi fino alle prime ore di venerdì mattina.

 ??  ?? L’abitazione La casa dei coniugi Ferro a Vigasio: zona un po’ isolata, e i banditi ne hanno approfitta­to per rubare e rapinare
L’abitazione La casa dei coniugi Ferro a Vigasio: zona un po’ isolata, e i banditi ne hanno approfitta­to per rubare e rapinare

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