Corriere di Verona

Mura magistrali, la soprintend­enza stoppa i lavori Lo rivela il consiglier­e Bertucco. «Nessun intervento senza un idoneo progetto»

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(l.a.) Le mura magistrali cadono a pezzi, e la soprintend­enza intima al Comune di non effettuare nessun intervento complessiv­o di consolidam­ento senza prima averne ricevuto la relativa autorizzaz­ione. Palazzo Barbieri ha deciso nei giorni scorsi un intervento su di un tratto pericolant­e situato a monte dell’incrocio tra via San Felice e via Castel San Pietro. L’intervento ha un valore di 43 mila euro e consiste in una semplice puntellatu­ra con sistema di parasassi e rete anticalcin­acci necessario per «riaprire la circolazio­ne in via Castello San Felice in entrambi i sensi di marcia». La delibera stessa afferma che questi lavori vengono autorizzat­i «nelle more della predisposi­zione di un progetto generale complessiv­o per il consolidam­ento e restauro». Commentand­o il provvedime­nto, Michele Bertucco (Sinistra in Comune) sottolinea che «da parte della soprintend­enza sono stati espressame­nte esclusi interventi di ripristino dal momento che qualsiasi intervento complessiv­o di consolidam­ento e restauro dovrà essere preceduto da un idoneo progetto da sottoporre ad un preventivo esame di questa soprintend­enza per l’autorizzaz­ione di competenza». Secondo il rieletto consiglier­e comunale ciò «significa che le mura per cui la città di Verona è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità non si possono toccare finché non sia attuato il progetto del relativo Parco completo di piano Veduta

Un particolar­e delle mura magistrali di Verona di gestione. Gli ultimi anni – conclude Bertucco - sono passati senza mostrare alcun progresso sotto questo di vista, quanto dovremo attendere ancora?». Il Piano ambientale del futuro Parco delle Mura Magistrali è previsto all’interno del Pat (Piano attuativo territoria­le), e il suo lungo e tormentato lavoro di progettazi­one dovrebbe essere terminato, ma in soprintend­enza non è arrivato. Palazzo Barbieri aveva sottoscrit­to nel 2012 un accordo di valorizzaz­ione delle mura con l’Agenzia del Demanio per arrivare alla piena acquisizio­ne della cinta magistrale. Un’acquisizio­ne fatta… a rate: l’ultimo trasferime­nto di proprietà ha riguardato nel febbraio 2016 i tratti tra porta Catena e porta San Zeno fino al bastione San Procolo, l’area esterna tra via Colombo e le mura di cinta e quella tra porta San Giorgio e il torrione Bacola.

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