UN PENSIERO ANTI-CORRUZIONE
Il vento della corruzione soffia in Veneto. Contro le raffiche, è tempo di alzare il muro della Cultura. Secondo la Banca Mondiale, nel mondo il pagamento annuale di tangenti è pari al 2% della produzione. Ancora più alti sono i costi indiretti. La corruzione riduce le entrate pubbliche incoraggiando l’evasione fiscale ed erodendo gli incentivi a pagare le tasse. Conseguentemente, si riducono le risorse per quegli investimenti in assistenza sanitaria, istruzione e infrastrutture indispensabili affinché la crescita economica, oggi in salute ritrovata, sia sostenibile. I tentativi di sostenerla sono concentrati sulle tecnologie che crescono esponenzialmente. Le nostre imprese sono giustamente intenzionate (e vengono spronate) a cogliere i benefici dell’Industria 4.0 che sboccia dalle tecnologie produttive in grado di aumentare la produttività e la qualità degli impianti. Né manca nella comunità veneta l’eccitazione per la crescente velocità degli oggetti digitali (smartphone e simili) che ‘«indossiamo», per l’evoluzione del sequenziamento dei genomi, per lo sviluppo dell’energia solare e così via. Come nella fiaba dei fratelli Grimm, le tecnologie esponenziali sono il nostro «spirito nella bottiglia» che ci porterà più crescita economica e benessere diffuso investendo esponenzialmente anche nella cultura dell’etica, della fiducia e della governance sociale affinché le tangenti non corrodano la vita comunitaria. Quante risorse impegniamo nelle tecnologie, altrettante dobbiamo destinarle ai modi in cui ciascuno di noi orienta le proprie azioni. Ha scritto il fisico Stephen Hawking: «Producendo le macchine tutto ciò di cui abbiamo bisogno, il risultato dipenderà dal modo in cui le cose sono distribuite. Ognuno può godere di una vita piacevole se la ricchezza prodotta dalle macchine è condivisa, oppure la maggior parte delle persone può finire in miseria se i proprietari di macchine lottano con successo contro la ridistribuzione della ricchezza. Finora, l’andamento sembra essere verso la seconda opzione, con la tecnologia che fa crescere le disparità». E con la corruzione che contribuisce al risultato perverso. Come per la tecnologia, c’è bisogno di un pensiero esponenziale per sconfiggere la corruzione con la cultura. Parafrasando Adam Smith - la sua «Teoria dei sentimenti morali», una lettura da consigliare sin dalle scuole secondarie - non possiamo permettere che le tangenti diventino un abito alla moda da indossare, imitando i ricchi e potenti corruttori.