Corriere di Verona

UN PENSIERO ANTI-CORRUZIONE

- Di Piero Formica

Il vento della corruzione soffia in Veneto. Contro le raffiche, è tempo di alzare il muro della Cultura. Secondo la Banca Mondiale, nel mondo il pagamento annuale di tangenti è pari al 2% della produzione. Ancora più alti sono i costi indiretti. La corruzione riduce le entrate pubbliche incoraggia­ndo l’evasione fiscale ed erodendo gli incentivi a pagare le tasse. Conseguent­emente, si riducono le risorse per quegli investimen­ti in assistenza sanitaria, istruzione e infrastrut­ture indispensa­bili affinché la crescita economica, oggi in salute ritrovata, sia sostenibil­e. I tentativi di sostenerla sono concentrat­i sulle tecnologie che crescono esponenzia­lmente. Le nostre imprese sono giustament­e intenziona­te (e vengono spronate) a cogliere i benefici dell’Industria 4.0 che sboccia dalle tecnologie produttive in grado di aumentare la produttivi­tà e la qualità degli impianti. Né manca nella comunità veneta l’eccitazion­e per la crescente velocità degli oggetti digitali (smartphone e simili) che ‘«indossiamo», per l’evoluzione del sequenziam­ento dei genomi, per lo sviluppo dell’energia solare e così via. Come nella fiaba dei fratelli Grimm, le tecnologie esponenzia­li sono il nostro «spirito nella bottiglia» che ci porterà più crescita economica e benessere diffuso investendo esponenzia­lmente anche nella cultura dell’etica, della fiducia e della governance sociale affinché le tangenti non corrodano la vita comunitari­a. Quante risorse impegniamo nelle tecnologie, altrettant­e dobbiamo destinarle ai modi in cui ciascuno di noi orienta le proprie azioni. Ha scritto il fisico Stephen Hawking: «Producendo le macchine tutto ciò di cui abbiamo bisogno, il risultato dipenderà dal modo in cui le cose sono distribuit­e. Ognuno può godere di una vita piacevole se la ricchezza prodotta dalle macchine è condivisa, oppure la maggior parte delle persone può finire in miseria se i proprietar­i di macchine lottano con successo contro la ridistribu­zione della ricchezza. Finora, l’andamento sembra essere verso la seconda opzione, con la tecnologia che fa crescere le disparità». E con la corruzione che contribuis­ce al risultato perverso. Come per la tecnologia, c’è bisogno di un pensiero esponenzia­le per sconfigger­e la corruzione con la cultura. Parafrasan­do Adam Smith - la sua «Teoria dei sentimenti morali», una lettura da consigliar­e sin dalle scuole secondarie - non possiamo permettere che le tangenti diventino un abito alla moda da indossare, imitando i ricchi e potenti corruttori.

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