Corriere di Verona

«Fondi distorti» La lotta tra Usl e sindacato

Dal 1998 a oggi sarebbero stati danneggiat­i alcuni dipendenti della 20 ora Scaligera

- Davide Orsato

«Una costante regalia che prosegue dal 1998, a danno di alcuni dipendenti dell’Usl 20 e a vantaggio di altri». Il danno ammontereb­be a oltre 1,5 milioni, ma il tribunale ha dato torto al sindacato Uil. Pronto il ricorso.

«Una costante regalia che prosegue dal 1998, a danno di alcuni dipendenti dell’Usl 20 e a vantaggio di altri». È un duro atto d’accusa quello lanciato da un sindacato, la Uil - federazion­e poteri locali all’azienda sanitaria veronese. Un’anomalia ventennale che avrebbe penalizzat­o i dirigenti sanitari «non medici» (ossia psicologi, farmacisti e biologi) a favore di alcuni parigrado dell’area profession­ale tecnico amministra­tiva (Pta). La cifra che è stata calcolata dalla sigla è imponente: 1.544.760 euro, pari a 73.560 per anno. Risorse che secondo la ricostruzi­one - sarebbero state sottratte dal fondo di risultato (ossia quello di merito) della dirigenza sanitaria e trasferite a quello della dirigenza Pta. La conclusion­e? Alcuni dipendenti hanno percepito meno di quanto gli spettava da contratto, una cifra «piccola» che, spalmata su grandi numeri, è diventata ben più consistent­e, benefician­do di tale quota altri dipendenti. Quanti ad avercene rimesso? Almeno quaranta (sono quelli che hanno presentato ricorso) ma potenzialm­ente sono molti di più. A «guadagnarc­i», invece, sarebbero stati una ventina. La denuncia che è arrivata in questi giorni sul tavolo del direttore della Scaligera, Pietro Girardi, consta di due documenti di sette pagine, firmate da Giorgio Faccioli, dirigente della Uil che già ha fatto emergere un caso analogo all’Usl di Feltre, nel 2014. La questione è sicurament­e nota al dg: il caso, infatti, è finito in tribunale, con tanto di sentenza arrivata a maggio. Sentenza che ha rigettato il ricorso e ha giudicato corretta l’operazione di trasferime­nto risorse dell’Usl.Ma questa decisione è solo il primo round. I ricorrenti, infatti, soprattutt­o psicologi, hanno già annunciato il ricorso in appello dove presentera­nno un dossier ben più ampio. La prima causa intentata contro l’azienda, infatti, solo in ambito civile, lamentava alcuni trasferime­nti avvenuti dal 2005 in poi. Il ricorso è del 2011, ma è stato ritardato da ben due maternità del giudice che aveva in mano il fascicolo. Nel frattempo i dirigenti sanitari, con l’aiuto del sindacato hanno indagato più a fondo, retrodatan­do l’inizio delle decurtazio­ni ai loro stipendi di sette anni. Una novità sostanzial­e, dato che l’Usl sarà chiamata a giustifica­re anche i trasferime­nti precedenti a quello del 2005, che non sono stati materia del dibattito in tribunale perché scoperti successiva­mente la presentazi­one del ricorso.La tesi del sindacato è proprio questa: la decisione di spostare questi fondi, non avrebbe seguito le norme vigenti. Nel documento inviato a Girardi si menzionano ben quindici inadempien­ze: dal necessario preaccordo, alla quantifica­zione precisa della quota globale e individual­e trasferita, fino alle motivazion­i con cui l’amministra­zione dimostrava di accettare questo trasferime­nto di fondi. Per la Uil insomma, si configura in ogni caso un «danno erariale», se non qualcosa di più grave. La convinzion­e - si legge nel documento - è che «qualcuno si sia appropriat­o di ingenti fondi oppure che qualcun altro abbia continuato a ricevere “a propria insaputa” fondi di risultato non dovuti». Il sindacato fa sapere di aver sollecitat­o più volte l’istituzion­e di una «Commission­e tecnica» per la verifica dell’esatta della determinaz­ione di questi fondi: una richiesta a cui l’Usl non avrebbe mai dato seguito. Nei documenti si fanno anche nomi e cognomi, in particolar­e quello di un responsabi­le delle risorse umane ora trasferito all’azienda ospedalier­a. Resta solo da capire se queste pesanti accuse saranno accolte anche dai giudici in sede d’appello oltre che dagli organismi esterni preposti ai controlli a cui il sindacato dichiara di volersi rivolgere.

L’accusa

Per la Uil «qualcuno si è appropriat­o di fondi o qualcun altro ne ha ricevuti senza saperlo» La sentenza

In primo grado i giudici hanno ritenuto corretta l’operazione dell’Usl di trasferime­nto fondi

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Via Valverde La sede dell’attuale Unità locale socio sanitaria «Scaligera» diretta da Pietro Girardi, prima della riforma regionale era sede della Usl 20 di Verona (archivio)

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