Guardia di finanza, in appena cinque mesi scovati 49 evasori totali
(an. pe.) La chiusa è semplice: «nel territorio operoso che ci ospita i presidi di legalità che la guardia di finanza assicura, si pongono in sintonia con chi sul territorio vive osservando le leggi». Il j’accuse invece non lascia alibi. «La crisi economica ha determinato obbiettivamente lo stato di insolvenza di numerose aziende. Tra queste, tuttavia, alcune non devono il proprio destino alle dinamiche macro economiche o alla sorte ma, piuttosto, alla preordinata spoliazione dei beni sociali a favore dei soci». È in alcuni passaggi del discorso del comandante provinciale Pietro Bianchi per la festa dei 243 anni della guardia di finanza, la situazione economica ma soprattutto legale, di Verona. Di una provincia «ricca», ma che sull’altare del benessere economico spesso e volentieri è disposta a svendersi. Lo ha spiegato bene, Bianchi alla cerimonia che si è svolta nel pomeriggio alla caserma Martini alla presenza del comandante regionale Antonino Maggiore, nel passaggio dedicato alle attrattive economiche rappresentate dal territorio scaligero per la criminalità organizzata.«Soprattutto - ha detto il comandante provinciale - con riferimento alle piccole e medie imprese che, soffrendo della negativa congiuntura economica, potrebbero essere allettate da offerte di liquidità di provenienza non sicura. La cerimonia di ieri, durante la quale è stata inaugurata la palazzina a ridosso della caserma in cui sono stati realizzati 16 appartamenti e 8 foresterie per le Fiamme Gialle, è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività per i primi cinque mesi di quest’anno. I finanzieri di Verona hanno scoperto 49 evasori totali, che hanno gabbato l’Iva per 21,7 milioni. Sono stati scoperti, a carico di 46 responsabili, 65 reati fiscali. Sono stati proposti sequestri patrimoniali e finanziari per circa 10 milioni. Nel contrasto al lavoro sommerso sono stati denunciati 34 titolari per aver impiegato 1.280 lavoratori in nero o irregolari. Sul fronte della spesa pubblica, nei primi 5 mesi dell’anno i finanzieri scaligeri hanno eseguito 67 interventi di controllo su contratti, contribuzioni a sostegno del lavoro ed erogazioni a carico del sistema previdenziale. Per quanto riguarda i contratti pubblici le indagini hanno portato a scoprirne di irregolari per 2,9 milioni, con un arresto e la denuncia di 14 persone. Sui «falsi invalidi» sono stati effettuati 50 controlli, con percentuali di irregolarità del 42 per cento e un danno cagionato allo Stato per 4.800 euro.
È di circa 4,3 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti per il sequestro, sequestrati eo confiscati alla criminalità organizzata in base della normativa antimafia. Le Fiamme Gialle scaligere hanno eseguito 13 interventi antiriciclaggio, denunciando 41 persone ed accertando un riciclaggio di oltre 700 mila euro.Ma la guardia di finanza è attiva anche su altri fronti: oltre 20mila i prodotti contraffatti sequestrati, 2,30 milioni di valuta recuperati all’aeroporto Catullo, 110 chili di droga tolti dalla «piazza» con 13 arresti e 79 denunce.