Corriere di Verona

Bertacco torna al Sociale, Maschio verso l’Urbanistic­a I paletti delle quote rosa

I primi nomi possibili per la giunta: Fontana probabile vice Croce potrebbe cedere il suo posto all’ex magistrato Neri

- A.C.

VERONA Il neosindaco Federico Sboarina giura che per la sua giunta ancora nessuna decisione è presa. «Chiarament­e ho già qualche idea in mente, ma dobbiamo ancora discutere delle posizioni». Il criterio della scelta è stato ribadito anche ieri: «Il criterio sarà competenza e meritocraz­ia. Il consenso personale sarà un valore aggiunto, ma non sarà determinan­te». Insomma, c’è una prima discontinu­ità con il metodo di Flavio Tosi, che aveva premiato - con posizioni in giunta e negli enti - in maniera quasi scientific­a chi aveva conquistat­o il maggior numero di preferenze.

In settimana si riunirà un primo tavolo politico, con i rappresent­anti della coalizione, per mettere alcuni punti fermi. Sono sempre più in ascesa le quotazioni di Lorenzo Fontana come vicesindac­o. È stato l’europarlam­entare leghista e vice di Matteo Salvini il primo sponsor di Sboarina, che ha preferito al candidato di bandiera del suo partito, Paolo Tosato. Non c’è incompatib­ilità con l’incarico a Bruxelles e svolgerebb­e l’incarico gratuitame­nte. Con i soci fondatori della coalizione - oltre alla Lega, ci sono Forza Italia, Fratelli d’Italia, le associazio­ni Battiti e Verona Domani - il patto preelettor­ale prevedeva almeno un posto in giunta ciascuno, a prescinder­e dal risultato elettorale. Restando alla Lega, oltre a Fontana, potrebbe esserci spazio anche per Luca Zanotto, già presidente del consiglio comunale uscente, mentre si profila un ruolo in un ente per Enrico Corsi. Per i forzisti, si fa insistente­mente il nome di Stefano Bianchini, già presidente provincial­e della Fivap (federazion­e pallavolo), mentre Daniele Polato (più votato della lista) potrebbe accasarsi ad un ente di peso, magari Agsm. In Fratelli d’Italia, Massimo Mariotti, che non ha lasciato gli incarichi in VeronaMerc­ato e Consorzio Zai prima di candidarsi, è ineleggibi­le in consiglio comunale, nonostante sia stato il più votato della sua lista. Ma era già tutto previsto: anche per lui, infatti, si profila un incarico in un ente pubblico. Saranno quindi proclamati consiglier­i Leonardo Ferrari e Ciro Maschio, il leader del partito a Verona. Quest’ultimo dovrebbe andare in giunta, per lui si vocifera della delega all’Urbanistic­a. Sono molto probabili, poi, i ritorni in giunta di Marco Padovani e Stefano Bertacco, già assessori nella prima giunta Tosi assieme a Sboarina. Padovani è stato il consiglier­e comunale più votato (oltre mille preferenze) per Battiti, la delega è ancora da definire (in passato si era occupato del Decentrame­nto). Per il senatore Bertacco l’ipotesi è quella del ritorno al Sociale. Un altro che potrebbe ambire al salto in giunta è Daniele Perbellini, ex presidente della Settima Circoscriz­ione. Oltre a Battiti, grande azionista della coalizione è Verona Domani: degli 11 consiglier­i eletti nella civica nata dalla fusione delle due associazio­ni, ben otto fanno riferiment­o all’ex vicesindac­o Casali: tra gli altri, in rampa di lancio c’è l’ex presidente della Quarta Circoscriz­ione Paolo Rossi. Le porte della giunta si apriranno anche per Michele Croce di Verona Pulita. Per lui, come richiesto nella fase degli accordi pre-ballottagg­io, sarà creata una specifica delega alla trasparenz­a, da accoppiare ad altre, ad esempio quella alle Aziende Partecipat­e. Ma potrebbe cedere il suo posto all’ex magistrato Edi Maria Neri e restare in consiglio.

Ci sarà, però, da fare i conti anche con le quote rosa. La legge Delrio, entrata in vigore nel 2014, recita: «Nelle giunte e nei Comuni con popolazion­e superiore ai 3.000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresent­ato in misura inferiore al 40 per cento». Sui 22 consiglier­i della maggioranz­a, le donne sono quattro: Francesca Briani e Maria Fiore Adami (Battiti-Verona Domani), Francesca Toffali e Anna Grassi (Lega Nord).

 ??  ?? I fondatori
Il nucleo originario di Battiti. Da sinistra Stefano Bertacco, Alessandro Montagna, Daniele Polato, Federico Sboarina, Marco Padovani
I fondatori Il nucleo originario di Battiti. Da sinistra Stefano Bertacco, Alessandro Montagna, Daniele Polato, Federico Sboarina, Marco Padovani

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy