Caleffi amaro, Forte furiosa I tosiani alla resa
(l.a.) Buongiorno tristezza. Trasudano malinconia i volti e i messaggi sui social dei tosiani veronesi.
«Stanotte – racconta Gian Arnaldo Caleffi - si è conclusa la mia inaspettata attività di Assessore all’Urbanistica. La delusione c’è, innegabile. Ora devo recuperare il molto che ho perso: la forma fisica, la frequentazione con gli amici, il lavoro di architetto, il fancazzismo...». È già tempo di ricordi, ma il pensiero è per uno su tutti: «Tanti sarebbero da nominare, - dice Caleffi ma ne cito e ringrazio uno solo più di tutti: Flavio Tosi. Non so se avrò ancora voglia di cimentarmi in politica, ma se lo farò sarà con lui. E con Patrizia, la vera scoperta: una donna ed un politico di prim’ordine». Mauro Spada assicura invece che continuerà a far politica. E spiega che «abbiamo lavorato tanto ma abbiamo perso, soli contro tutti: non era il finale che ci aspettavamo...qualche giorno per disintossicarmi e pronto a ripartire». Decisamente pugnace Katia Maria Forte: «Non scriverò con falso buonismo premette
su Facebook - e non augurerò buon lavoro a degli avversari che ci hanno ricoperto di insulti e fango». Dopo una serie di ringraziamenti, l’ex consigliera aggiunge: «Ringrazio anche me stessa, e mi dico brava, perché è stata la più odiosa e sporca campagna elettorale alla quale abbia mai partecipato dal 1998 ad oggi… Ora finalmente posso levarmi l’impermeabile e sbattere via tutta la sporcizia accumulata in 60 giorni. Per me si conclude un ciclo di 15 anni di politica attiva per la mia amata Verona e anche se non ci sono nata conclude Forte - l’amo quanto una veronese doc e penso di poter dire che ne esco a testa alta». Vittorio Di Dio augura buon lavoro a Sboarina ed aggiunge, volitivo, che «non esiste sconfitta nel cuore di chi lotta».
Alberto Bozza, infine, ringrazia «l’amico Flavio Tosi che è stato il miglior sindaco che Verona abbia mai avuto, il sindaco che ha dato lustro ad una città che ha cambiato passo ed è diventata l’orgoglio di tutti i veronesi».