I conti in utile dell’Arena Polo: «La mia conferma? Decide il ministro»
Costi e debito, i numeri ufficiali del bilancio 2016. Polo: «Una mia conferma? Decide il ministro»
La notizia è stata anticipata più volte, ma ora c’è la certificazione ufficiale. E ci sono anche i numeri nel dettaglio. Torna in utile la Fondazione Arena. Dopo due anni chiusi con pesanti passivi, i conti 2016 della fondazione lirico–sinfonica tornano in equilibrio, anzi, registrano un utile pari a 367 mila euro. Un’inversione di tendenza che è stata ratificata, venerdì scorso, con l’approvazione del bilancio da parte del commissario straordinario Carlo Fuortes. Un giorno che sembra destinato a diventare il simbolo della rinascita di Fondazione Arena. Venerdì, infatti, è stata la serata inaugurale del Festival lirico 2017, dell’esordio della nuova produzione di Nabucco, la prima dal 2013, e anche del ritorno a quella che dovrebbe essere la normalità per i conti del teatro.
Il pareggio di bilancio era peraltro una condizione vincolante nel piano di risanamento che era stato messo a punto dal commissario Fuortes. È frutto di stringenti economie, tra cui la chiusura del teatro per due mesi (ottobre e novembre 2016, con relativo tagli di stipendi) che, unito ad altre azioni, ha permesso di risparmiare 2,4 milioni di euro. Non è un caso che Fuortes ci abbia tenuto a ringraziare i lavoratori del teatro: «Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto con il bilancio 2016 sia per l’utile di esercizio che per l’importante inversione di tendenza che si registra sul piano dell’esposizione debitoria, elemento che ha determinato l’insorgere dello stato di crisi. Un particolare ringraziamento va al sovrintendente Giuliano Polo e a tutti i lavoratori del teatro che, con grande senso di responsabilità, hanno sostenuto l’indispensabile azione di risanamento con il raggiungimento di importanti risultati». Ma quello del ritorno all’utile non è l’unico elemento positivo nel bilancio appena approvato da Fondazione Arena. Il documento mette in evidenza minori debiti complessivi per 2 milioni di euro, l’esposizione passa così da 28,5 milioni a 26,5, una diminuzione di 1,6 milioni nei costi di produzione, oltre a minori interessi passivi per 500 mila euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di 2,2 milioni. A questi valori economici si aspetta sempre di poter aggiungere i 10 milioni che il ministero della Cultura potrà versare nelle casse della Fondazione una volta che la stessa sarà ammessa al percorso di risanamento della legge Bray. Molte volte è stata annunciata la prossimità del via libera, ma il commissario preferisce non sbilanciarsi su una data precisa: «L’acquisizione, ormai imminente, dei fondi della cosiddetta Legge Bray – indica tuttavia Fuortes – fornirà ulteriori strumenti per migliorare la posizione debitoria e rafforzare le misure di riequilibrio dei conti». Per quanto riguarda l’andamento del festival, il sovrintendente Polo analizza: «Le due prime hanno registrato il tutto esaurito, il trend delle prevendite è molto positivo, naturalmente auspichiamo che si consolidi nel corso del festival ma non è automatico, dipende da molti fattori, non escluso quello meteorologico». E per il futuro si auspica il ritorno alla completa normalità per Fondazione Arena: l’elezione del nuovo sindaco e il ritorno all’equilibrio dei conti potrebbero spingere a concludere il periodo di commissariamento. «Ci sono le condizioni – conferma Polo – per la ricostituzione del Consiglio di indirizzo: ogni socio dovrà nominare i propri rappresentanti». Su una sua eventuale conferma Polo, però, glissa: «Il sovrintendente è nominato dal Ministro su proposta del Consiglio di Indirizzo. Io rimango a disposizione».
La stagione
Le due prime rappresentazioni hanno registrato il tutto esaurito