Partecipate, da mercoledì i nuovi Cda
Se le circoscrizioni dovranno aspettare fino al 18 settembre, i Cda partiranno prima. Per mercoledì prossimo, 30 agosto, è infatti convocata l’assemblea dei soci di VeronaMercato, chiamata ad eleggere il nuovo presidente. E sarà un «passaggio di consegne» tra la cosiddetta società civile e il mondo politico. L’attuale numero uno è infatti Gianni Dalla Bernardina, imprenditore, presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani. Al suo posto, salvo improbabili colpi di scena, sarà eletto Luca Sardelli, uno dei più stretti collaboratori di Stefano Casali e Matteo Gasparato al vertice del gruppo Verona Domani. Nella stessa giornata, poi, è prevista l’assemblea societaria più attesa, quella di Agsm, che porterà alla presidenza il leader di Verona Pulita, Michele Croce. I nuovi vertici dell’azienda potrebbero poi indicare anche una serie di presidenti di aziende collegate (Megareti, Agsm Energia, Agsm Lighting e molte altre). Come si ricorderà, la presidenza di Agsm è stata a lungo contesa tra il partito di Michele Croce e la Lega Nord. Alla fine ha vinto il primo, che nella giornata di mercoledì dovrebbe vedersi assegnare anche la vicepresidenza di VeronaMercato (per Diego Begalli) in attesa di conquistare la guida pure dell’Agec (con Roberto Niccolai). A parziale ricompensa, la Lega dovrebbe avere (ma solo nel 2018) la guida di Acque Veronesi, che pareva assegnata a Massimo Mariotti. Il quale Mariotti, invece, potrebbe ottenere mercoledì una delle citate presidenze collegate ad Agsm. Del cda dell’azienda dovrebbero far parte anche Mirco Caliari (vicepresidente), Francesca Vanzo per la Lega, Maurizio Giletto (ala Sboarina) e l’avvocato Stefania Sartori in rappresentanza del Pd. In VeronaMercato, accanto ad Andrea Sardelli (casaliani) e Diego Begalli (per i seguaci di Croce), dovrebbe esserci Elisabetta Molon per Forza Italia.
Da registrare intanto la protesta dei tosiani per il ritardo nella convocazione delle circoscrizioni. Alberto Bozza ricorda che i consigli saranno «convocati a partire dal 18 settembre, a 3 mesi dall’elezione del sindaco, in barba allo statuto comunale che prevede che i presidenti debbano essere eletti entro 60 giorni da quell’elezione. In sintesi – commenta l’ex assessore allo Sport - circoscrizioni bloccate per oltre 3 mesi e convocazioni forse “su misura” per cercare qualche intesa altrimenti insperata per la maggioranza».