Casa di Giulietta il restyling terrà conto anche della sicurezza
Casa di Giulietta, via Cappello, ore 16 di ieri: in un minuto quasi 100 ingressi, cioè persone (a prevalenza turisti) che varcano la soglia, non per forza dirette al museo, magari interessate anche solo a dare un’occhiata ai muri rivestiti di scritte, dediche e firme, al Cortile, alla statua, al balcone. D’altronde: il 90% del turismo che passa da Verona passa anche dalla Casa.
Il flusso non è sempre così mastodontico – mezzogiorno resta l’ora di punta – ma è costante. Racconta, l’addetto che veglia sul via vai nel Cortile, che nei momenti di picco, quando si crea la fila nel corridoio d’ingresso, arrivano a esserci anche 500 persone contemporaneamente. «Roba che fai fatica a muoverti», conferma il commesso di uno dei due negozi, interni, che vendono il brand Romeo e Giulietta. È una cartolina di fine agosto da un luogo che per la nuova giunta comunale sarà presto «tra i temi principali», come spiega l’assessore alla Cultura, Francesca Briani, un po’ perché «ci sono criticità storiche e progetti sul tavolo da valutare, come quelli relativi ai nuovi ingressi o al doppio ticket», e un po’ perché parliamo di uno spicchio di città che raduna, appunto, folle numericamente significative, nello stesso punto, spesso nello stesso momento: e quindi è inevitabile che, soprattutto di questi tempi, ogni progetto circa la Casa di Giulietta sia destinato a essere valutato anche sotto il profilo della sicurezza. «Di sicuro, ciò che posso dire è che una risposta, sulla Casa di Giulietta, vogliamo darla, ed è una risposta che guarderà alla preservazione del contesto della Casa», dice Briani. Se il cartello che la segnala, ad esempio, è tuttora coperto di adesivi, quindi illeggibile, sul muro di destra del corridoio
d’ingresso (destra per chi arriva) è finito ricoperto di scritte pure il manifesto di Leave On, l’app per smartphone lanciata nel 2013 per permettere di lasciare messaggi d’amore virtuali, mentre inizia a prendere piede anche l’idea di lasciare lì, a ricordo, incollata sul muro con l’adesivo, una foto polaroid di coppia. Sono rituali, ormai, per una Casa di Giulietta che, come detto, potrebbe cambiare in futuro il suo look. Delle idee principali (non le uniche) già prese in considerazione dalla precedente amministrazione circa gli ingressi alla Casa – punto importante, visto che il flusso turistico è destinato a confermarsi, se non crescere – si è già scritto: dal passaggio per il Teatro Nuovo e il suo foyer a quello per il palazzo accanto alla Casa, dove ha sede il negozio di Armani. Ma presto, tra gli ordini del giorno, ci sarà anche l’ipotesi del doppio ticket, uno per chi visita solo il Cortile, l’altro per chi visita anche la Casa. La palla, insomma, passerà alla nuova giunta di Palazzo Barbieri: quella che, a breve, dovrà valutare come ritagliare una nuova veste al passaggio dalla Casa di Giulietta.