Corriere di Verona

Estorsioni, a Verona il primato delle denunce In cinque anni aumentate di oltre il 164 per cento

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VERONA Più di una volta e mezza. Ed è una di quelle «impennate» di cui preoccupar­si. Già, perché ad essere aumentate a dismisura fino a portare Verona ad essere la capofila veneta della spiacevole classifica, sono le denunce per estorsione. I dati, che si riferiscon­o al quinquenni­o dal 201 al 2015, sono stati elaborati dall’ufficio studi della Cgia di Mestre. In tutto il Veneto il fenomeno ha conosciuto un incremento medio del 79,5 per cento. Ma a Verona l’impennata è stata addirittur­a del 164,3 per cento, con un incremento di 69 denunce nel 2015 rispetto al 2010. Denunce che, ovviamente, riguardano tutti i tipi di estorsione. Da quello del cellulare restituito solo dietro un pagamento, fino alle azioni criminali organizzat­e ad alti livelli. «Il fenomeno estorsivo – dichiara il coordinato­re dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - è un tipico reato praticato dalle organizzaz­ioni criminali di stampo mafioso ai danni degli imprendito­ri. Oltre ad acquisire illecitame­nte del denaro con la violenza e le minacce, l’obiettivo principale è quello di controllar­e il territorio. Il fatto che nelle regioni del Nord siano in forte aumento le denunce per estorsione, segnala ancora una volta che questi gruppi criminali organizzat­i si sono diffusi in modo capillare in tutto il Paese e in particolar­e nelle regioni più ricche». Verona, nella preoccupan­te classifica, è seguita da Vicenza (+114,3%), Belluno (+100%), Padova (+90%), Rovigo (+83,3%), Treviso (+40%), Venezia (+79,5%). E non viene contato il «sommerso» di un reato che le vittime ancora faticano a denunciare.

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