Corriere di Verona

L’AMORE E I SUPER SINGLE

- Di Vittorio Filippi

«Agosto moglie mia non ti conosco». Proverbio notissimo, che in tempi antichi invitava gli uomini a non strafare (sessualmen­te) con le rispettive mogli perché il gran caldo toglieva loro vigore. Esiodo consigliav­a infatti ai fiacchi mariti un vino orientale, una sorta di Viagra ante litteram. Poi il proverbio cambiò di significat­o, venendo a sottolinea­re maliziosam­ente un periodo – agosto appunto – in cui le mogli in vacanza permetteva­no inediti spazi di libertà extraconiu­gali ai mariti rimasti in città. Cosa peraltro ricambiata, se fin dagli anni Venti i treni con i mariti che i venerdì sera andavano a trovare le mogli erano chiamati i «treni dei cornuti». Altri tempi. Oggi il proverbio rischia una nuova interpreta­zione: nonostante il caldo inviti al desiderio, sembra crescere il numero di coloro che, sempliceme­nte, non sono sessualmen­te ed affettivam­ente attivi. Si è già creato l’acronimo inglese per definirli: sono i cosiddetti Sneet, uomini e donne che non sono fidanzati, non cercano un partner e non hanno nemmeno uno straccio di storia sentimenta­le in piedi. Insomma sono deliberata­mente soli (affettivam­ente) ed anche liberament­e disimpegna­ti sessualmen­te. Potremmo dire che sono dei single particolar­mente single, convintame­nte single. E le persone che vivono sole, in Veneto, sono oggi quasi il 30 per cento del totale delle famiglie. Ma andiamo ai nostri super single Sneet. Che sono di tre tipi almeno.

Il primo è quello degli Sneet di passaggio: spesso escono da storie finite male, hanno sofferto e non vogliono ricadere in altri dolori amorosi.

Vogliono anzi «disintossi­care il cuore» prendendos­i un periodo di libertà intensa ma del tutto anaffettiv­a.

Poi si vedrà: ma essendo una situazione transitori­a il motore affettivo e sessuale presto o tardi si rimetterà in moto.

Ci sono poi gli Sneet rassegnati, talmente e cupamente delusi da non credere più nell’amore. Piuttosto credono fortemente al proverbio che dice «meglio soli che male accompagna­ti», dato che per loro l’anima gemella (o qualcosa di simile) non si trova perché proprio non esiste.

La freccia di Cupido non li colpirà mai più (giurano). Ma non è detto.

Infine ci sono gli Sneet cronici, quelli che, arrivati magari ad una certa età, realizzano che hanno già dato.

Hanno avuto una vita sentimenta­lmente e sessualmen­te piena e soddisface­nte e ne sono appagati.

Ma ora preferisco­no godersi la solitudine, senza alcun rimpianto. Per loro il «centro di gravità permanente» (per dirla con Battiato) è stato serenament­e raggiunto e quindi non cercano nuove storie.

Insomma per gli Sneet agosto è un mese in cui non vogliono proprio conoscere nessuno.

La vita a due, con le relative fatiche, non li interessa.

Certo, mai dire mai; ma per ora è così ed il proverbio, per loro, viene preso alla lettera.

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