Corriere di Verona

«Per i concerti via subito le scenografi­e areniane»

- Di Angiola Petronio

Il piano sicurezza per i prossimi concerti è quello già adottato per gli eventi di inizio estate. Quindi si punterà molto, oltre che sul blocco del traffico, anche sul controllo della piazza e sul prefiltrag­gio agli ingressi dell’Arena. E ho chiesto che la piazza venga liberata dalla scenografi­e areniane. Se dovesse succedere un evento come quello di Torino, con un fuggi fuggi generale sarebbero una barriera alquanto pericolosa». Così il questore Enzo Giuseppe Mangini.

La stagione lirica che va scemando. Quella dei concerti che chiuderà l’estate. Una piazza e un centro che sono quotidiana­mente un pullulare di persone, con le etnie di ogni parte del mondo che si incrociano tra l’Arena e la Casa di Giulietta. E se Venezia si blinda per la Mostra del Cinema dal 30 agosto al 9 settembre, mettendo in conto di far diventare quella «straordina­rietà» l’ordinario, per Verona è già il quotidiano. «Qui cerchiamo di conciliare la sicurezza con la vivibilità».

A spiegarlo è il questore Enzo Giuseppe Mangini. A lui sotto l’egida della prefettura - il compito di coordinare con le altre forze dell’ordine quel sistema che oltre a prevenire e sventare eventuali attacchi terroristi­ci deve infondere tranquilli­tà a chi deve convivere nella pendola di una città che da una parte ha l’esigenza di essere sicura e dall’altra ha quella di «sembrarlo», rendendo meno impattanti possibili quei sistemi di protezione che spesso cozzano con il «senso estetico» di una città turistica.

Dottor Mangini, tra poco inizia l’ultimo scampolo della stagione dei concerti. Dopo l’attentato di Barcellona come cambierann­o i sistemi di sicurezza in piazza Bra e per l’Arena?

«Il piano è quello già adottato per gli eventi di inizio estate. Quindi si punterà molto, oltre che sul blocco del traffico, anche sul controllo della piazza e sul prefiltrag­gio agli ingressi dell’Arena. Anche oggi avrò un incontro con gli organizzat­ori dei concerti, per pianificar­e tutto al meglio ed evitare gli inconvenie­nti che ci sono stati in passato. In più adesso non si tratta di una sola serata, ma di una serie di eventi che si protrarran­no fino a metà ottobre. Anche per questo ho chiesto che prima dei concerti di Morricone il 30 e il 31 agosto la piazza venga liberata dalla scenografi­e areniane. Sono strutture che sul fronte della sicurezza creano non pochi problemi. Se dovesse succedere un evento come quello di Torino, con un fuggi fuggi generale sarebbero una barriera alquanto pericolosa».

I new jersey che bloccano l’ingresso in Bra dovevano essere una soluzione «temporanea» in occasione di concerti o quant’altro. Dopo Barcellona non ci saranno più strutture di sicurezza «estemporan­ee»...

«I new jersey sono stati ceduti dall’Autostrada al Comune. C’è il problema del trasporto, del posizionam­ento e del loro ricovero. Quindi è stata messa a punto una nuova collocazio­ne. Non più alla fine di corso Porta Nuova, vicino all’orologio. E neanche in largo degli Alpini. Verranno posizionat­i a ridosso della piazza. In questo modo potranno essere lasciati in loco e si risolverà un altro problema, quello della viabilità. Prima venivano posizionat­i a ridosso degli eventi e il traffico sia pubblico che privato veniva deviato. Adesso, a settembre, con l’inizio delle scuole e la ripresa di tutte le varie attività è impensabil­e bloccare gli autobus. Con le barriere a ridosso della piazza potranno circolare liberament­e e gli eventuali blocchi per motivi di sicurezza verranno attuati con dei provvedime­nti viabilisti­ci

ad hoc».

Quindi quelle barriere diventeran­no «stabili»...

«Il Comune sta pianifican­do degli interventi per evitare un impatto visivo troppo forte. Ci saranno pilomat, fioriere, sistemi a scomparsa. Ma questo non è realizzabi­le in tempi stretti. E noi abbiamo la necessità di garantire la sicurezza subito. Quindi per qualche tempo sarà inevitabil­e vederli. Anche se molti cittadini e turisti ci dicono che non gli dispiaccio­no. E che, anzi, infondono un senso di protezione. Come i militari. La loro presenza è molto apprezzata. E qualcuno ci suggerisce anche delle soluzioni,,,».

Non ci saranno solo i new jersey a presidio della Bra...

«No. Ci sarà, ovviamente, un incremento delle forze dell’ordine. I reparti specializz­ati della polizia, quelli dei carabinier­i e della guardia di Finanza. I cani antiesplos­ivo e gli artificier­i. Per il periodo dei concerti arriverann­o anche dei rinforzi. Non saranno “stanziali” come a Venezia, arriverann­o a ridosso degli eventi. Stiamo programman­do tutto, per non essere troppo “invasivi” ma dare comunque quella sicurezza che è la priorità di tutti in questo momento».

Cerchiamo di conciliare la sicurezza con la vivibilità. I new jersey sono ormai fissi . Il Comune li sostituirà con altre soluzioni meno “impattanti”, ma noi dobbiamo agire adesso. E cittadini e turisti apprezzano...

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Enzo Giuseppe Mangini è questore di Verona da due anni. Sta coordinand­o gli interventi sulla sicurezza in città
Questore Enzo Giuseppe Mangini è questore di Verona da due anni. Sta coordinand­o gli interventi sulla sicurezza in città

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