«Io, laureato in chimica e disoccupato ho fatto quel tirocinio retribuito E adesso ho un contratto di 3 anni»
TREVISO Laureato, contratto di collaborazione concluso, disoccupato e ora con un posto sicuro almeno per i prossimi tre anni. E’ la storia di Nicola De Fonzo, trevigiano, 29 anni, uno degli allievi dei tirocini retribuiti nell’ambito del progetto Garanzia Giovani promossi da Unindustria Treviso.
«Un’esperienza assolutamente positiva - dice oggi -. Mi ha fatto crescere professionalmente e soprattutto si è messa in sintonia con la mia preparazione e le mie aspettative di lavoro».
Cominciamo dall’inizio. Che titolo di studio ha conseguito?
«Sono laureato in chimica industriale all’università Ca’ Foscari, di Venezia. Al termine ho anche seguito un master in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro».
E questo le ha permesso il debutto nella platea degli occupati?
«Inizialmente sono stato assunto con un contratto a progetto dall’azienda ospedaliera di Venezia, con la quale ho svolto vari servizi a favore del dipartimento di prevenzione, in particolare nei cantieri di bonifica di Marghera. Praticamente sopralluoghi e controlli in impianti che andavano dismessi e altro».
Un contratto che però non le è stato rinnovato.
«No, dopo un anno di lavoro con la Usl mi sono trovato disoccupato e perciò è cominciata la trafila di spedizione di curricula a decine di aziende, venete e non venete. Ho avuto anche vari colloqui ma tutti con esito negativo. Intanto però mi ero iscritto al Centro per l’Impiego di Treviso e a Garanzia Giovani».
Senza questa agenzia sarebbe venuto a conoscenza dell’opportunità formativa di Unindustria?
«No, sono stato informato dell’esistenza dei tirocini professionalizzanti quando mi hanno contattato».
C’è un motivo, secondo lei, se gli iscritti sono risultati la metà dei posti disponibili?
«Penso che sia o perché il lavoro si trova ugualmente oppure perché c’è un deficit di comunicazione».
Per venire al suo presente, adesso di cosa si occupa?
«Ho un contratto di tre anni come impiegato tecnico addetto al servizio di prevenzione e protezione nell’azienda che mi ha assunto, in sostanza collaboro con il responsabile della sicurezza “Rspp” nell’implementazione delle misure obbligatorie per legge e del Documento per la valutazione dei rischi».
L’azienda cosa produce?
«E’ un noto marchio della gomma-plastica. Si producono soprattutto stoviglie monouso. La sede è vicina a casa, ma in Italia ha un altro stabilimento in Puglia dove sono inviato spesso in trasferta, oltre a insediamenti produttivi all’estero. E’ un impiego che contribuisce molto alla mia maturazione professionale e che coincide abbastanza bene con la strada che avevo scelto, anche perché mi occupo pure di ambiente, emissioni e gestione dei rifiuti».